"Se mi vedi, piangi": l'inquietante messaggio inciso su una pietra riemersa a causa della siccità
La siccità non è di certo un problema esclusivo del mondo moderno. Nella storia, periodi prolungati di completa assenza di precipitazioni hanno riassestato in maniera brusca gli equilibri economici e sociale. Esistono documenti che riportano esattamente i periodi di siccità nel corso dei secoli, ma non sono espressivi ed evocativi come le "pietre della fame", ovvero i sassi su cui si inscriveva la data e un messaggio per chi nel futuro avesse di nuovo visto quella scritta.
Recentemente, nella città di Děčín, nella Repubblica Ceca, è emersa una di queste pietre a causa dell'eccezionale siccità: il messaggio leggibile non è dei più felici.
via sciencealert.com
"Se mi vedi, piangi", ecco cosa dice uno dei messaggi incisi sulla roccia che dovrebbe trovarsi sommersa dall'acqua: il masso riporta diverse date, tra cui il 1616 e 1417.
La tradizione di scrivere messaggi sulle cosiddette "pietre della fame" era molto diffusa nell'Europa Centrale, soprattutto sul territorio della Repubblica Ceca e della Germania, in cui i periodi di siccità si sono ripetuti nel tempo. Molte sono state scoperte nella città di Děčín, nella Repubblica Ceca, una città sulle rive del fiume Elba. Quando la siccità ha colpito l'insediamento, il fiume ha raggiunto livelli minimi, tanto da non poter più irrigare i campi e trasportare le barche.
Le inscrizioni raccontano, a distanza di secoli, la sofferenza della popolazione per la mancanza di acqua; sono facilmente immaginabili le ripercussioni sulla qualità della vita delle persone che basavano la propria sussistenza sulle acque del fiume.
Purtroppo, sulle "pietre della fame" non sono visibili solo date antiche: anche oggi la tradizione viene seguita e ad ogni periodo di siccità si aggiunge la data.
Sono visibili date recenti, che riportano l'anno del 2015 e del 2016. È facile intuire che se un tempo la siccità era un evento così eccezionale da meritare un'inscrizione ogni qual volta si presentava, al giorno d'oggi non fa più lo stesso effetto: sicuramente per le ripercussioni di minore portata che la popolazione risente, ma soprattutto per la preoccupante frequenza con cui le piogge tornano a mancare.