7 miti sull'influenza stagionale a cui dobbiamo smettere di credere
Prendere l'influenza non è certo il finimondo, per molti è un appuntamento annuale con l'arrivo del freddo. Alcune nostre abitudini riguardo al trattamento dell'influenza possono però peggiorare la situazione, amplificandone gli effetti oppure non avere alcun beneficio. In aggiunta, ci sono alcune credenze che non ci fanno avere per nulla chiare le idee.
Ci sono parecchi miti da sfatare sull'influenza e sui malanni stagionali che conoscere può aiutare gestire meglio questi periodi in cui io nostro corpo ci impone di fermarci.
1. Il raffreddore e l'influenza si possono curare con gli antibiotici
Spesso pensiamo che l'antibiotico sia semplicemente qualcosa di più potente di una banale aspirina, che per questo motivo bisogna usare solo nei casi più gravi. Falso. Per il trattamento dell'influenza e del raffreddore non c'è alcun motivo per cui utilizzare un antibiotico, e non c'entra solo l'indebolimento del sistema immunitario: questo tipo di malanni, infatti, sono causate da virus, contro i quali gli antibiotici non hanno alcun effetto.
2. Quando si sta male, più si rimane a letto, meglio è.
La più completa inattività non beneficia all'organismo nei periodi di malattia. Anzi, rimanere a letto giorno e notte per più giorni può causare polmonite e bronchite: infatti, il muco che si forma con l'influenza ha bisogno di essere espulso, ma rimanere fermi nel letto aumenta le possibilità che si solidifichi nel petto, portando polmonite e bronchite.
3. L'aria fredda può causare l'influenza
In inverno, ci proteggiamo dal freddo per paura che ci provochi un malanno. Il fatto, però, è che l'influenza non può essere causata dal freddo. Non è il vento, non è l'aria condizionata accesa o le basse temperature che ci fanno stare male. Piuttosto è l'aria secca associata a queste condizioni ad avere un ruolo negativo, in quanto le mucose del nostro naso sono meno efficienti a fare da barriera ai virus.
4. Se si esce con i capelli bagnati si prenderà l'influenza
Anche i capelli bagnati, come il freddo o la pioggia, non possono essere la causa dei malanni che ci colpiscono in inverno. Alla base, infatti, ci dev'essere comunque un virus; il freddo, piuttosto, può indebolire il sistema immunitario e quindi renderlo più vulnerabile all'attacco di virus. Ma in loro assenza è quasi certo che non seguirà alcun raffreddore all'uscire con i capelli bagnati.
5. Si può prendere l'influenza al massimo una volta a stagione
Questa credenza è vera in parte: la buona notizia è che è molto improbabile prendere due volte l'influenza provocata dallo stesso virus. Una volta debellata dal corpo, infatti, il sistema immunitario costruisce gli anticorpi necessari per combatterla di nuovo. Tuttavia esistono diversi ceppi relativi all'influenza e non è escluso che si possa prenderla più volte in un anno.
6. Bisogna aspettare che passino del tutto i sintomi influenzali prima di tornare a lavoro
La tosse o il raffreddore associati ad un'influenza possono durare anche diverse settimane dopo la guarigione: tuttavia, questi fenomeni sono innocui, quindi si può rientrare a scuola o sul posto di lavoro dopo la scomparsa della temperatura corporea elevata.
Tuttavia, se la tosse o il raffreddore non esitano ad andare via dopo 3 o 4 settimane, meglio consultare un medico.
7. Il raffreddore può trasformarsi in influenza.
Il raffreddore e l'influenza sono causati da due virus differenti, quindi non è possibile che il primo si trasformi nel secondo. Invece è possibile venire attaccati dai due virus contemporaneamente, e quindi presentare sia raffreddore che qualche linea di febbre.
Quando si tratta di influenza, insieme al raffreddore, compaiono altri sintomi quali mal di testa, dolori articolari, mal di gola e stanchezza.