Rocchetta Mattei, il gioiello architettonico tutto italiano che sembra un quadro di Escher
Esistono dei luoghi particolari che con la loro magia sanno ammaliare il visitatore. È il caso della Rocchetta Mattei, situata su una collina dell'Appennino settentrionale, nel comune di Grizzana Morandi (Bologna). Lo stile eclettico e la posizione geografica fanno di questa rocca un posto surreale, unico nel suo genere e ricco di storia. In effetti, la sua origine risale al 1200 e da quell'anno in poi ha attraversato tutte le epoche, giungendo sino a noi.
Durante il 1200 viene costruita una fortezza su questa collina, che ha gettato le fondamenta della Rocchetta Mattei. I lavori di costruzione di quest'ultima, così come la conosciamo, cominciano nel 1850 per volere dell'eccentrico conte Cesare Mattei, letterato, politico, medico autodidatta e fondatore dell'elettromeopatia, una pratica basata sull'omeopatia.
La Rocchetta è stata costruita mescolando insieme stili diversi, da quello medievale a quello gotico e moresco, e rispecchia perfettamente il genio folle del suo proprietario.
La sua dimora, infatti, si presenta, al suo interno, come un luogo dedalico, con le stanze interconnesse in modo non convenzionale, come ad esempio la nota camera "anni 90", costruita al solo scopo di festeggiare i 90° compleanno di Cesare Mattei, che sfortunatamente muore prima. Alcune parti della Rocchetta sono finte, come le vetrate dipinte. La camera da letto del conte, dove è possibile tutt'oggi osservare i suoi oggetti personali, è una stanzetta con delle finestre piccole e il soffitto a stalattiti.
Di fronte alla sua stanza, si trova anche quella che viene chiamata la "scala delle visioni", dalle quali è possibile ammirare le magnifiche e particolari volte, bianche e nere, che simboleggiano la nuova scienza inventata da Mattei: l'elettromeopatia.
I cortili di questo castello hanno diversi elementi arabeschi come l'ippogrifo posto all'entrata della Rocchetta, e i leoni situati in un cortile interno. Quest'ultimo riproduce fedelmente lo stile del palazzo andaluso Alhambra di Granada.
Dopo la morte di Cesare Mattei, la sua Rocchetta ha avuto altri proprietari che si sono succeduti negli anni, finché non è stato completamente abbandonato negli anni '80, per motivi di sicurezza. Nel 2005, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo), l'edificio è stato recuperato e restaurato quasi completamente.
Oggi, i visitatori di tutto il mondo possono entrare nella Rocchetta Mattei e ammirarla in tutta la sua bellezza e originalità, ricordando la sua storia e quella del suo creatore, Cesare Mattei.