Il Cervino, la sesta vetta più alta delle Alpi ha origini africane
Situata tra l'Italia e la Svizzera, si trova il Cervino, la sesta vetta più alta delle Alpi. È nota principalmente per il suo aspetto che da sempre attrae numerosi alpinisti e turisti, e anche per la sua pericolosità. Per la sua particolare forma, all'interno del parco divertimenti di Disneyland è stata costruita un'attrazione che ne riproduce le fattezze: una montagna russa in cemento di circa 44 m di altezza e con in cima un uomo delle nevi, in attesa di accogliere i visitatori.
Ma non è di questa curiosità che oggi vogliamo parlarvi a proposito del Cervino...
Il Cervino è composto da quattro lati ripidi, che le conferiscono una forma piramidale e che sono divisi da quattro creste strette. Ognuno di questi lati è situato in punto cardinale diverso: a nord si trova la parete che si affaccia sulla valle di Zermatt, in Svizzera; a est quella che dà sul passo di Teodul; a sud quella a ridosso della località turistica italiana Breuil-Cervinia; mentre a ovest la parete che si affaccia su alcune aspre vette sul confine tra l'Italia e la Svizzera.
La vetta del Cervino fa parte della catena montuosa alpina, che si è formata circa 30 milioni di anni fa, a causa della collisione tra la placca tettonica africana e quella europea. Questa ha portato, nel corso degli anni, alla nascita delle montagne, alcune delle quali raggiungono altezze pari a 5.000 m (il Monte Bianco è, infatti, poco più basso, 4.810 m).
I geologi che si sono occupati del Cervino hanno scoperto che nei primi 3.000 m le rocce sedimentarie, provenienti da antichi mari, siano composte da una roccia magmatica intrusiva chiamata Gabbro. Invece, sembra che gli ultimi 900 m siano costituiti da un tipo di roccia diversa, più dura e vecchia. Si tratta dell'Ortogneiss, una roccia metamorfica della placca africana che è stata spinta sulla vetta nella collisione con quella europea, ed è stata gradualmente erosa dai ghiacciai.
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Insomma, il Cervino si presenta come una vetta particolare, che racconta diverse fasi geologiche avvenute sul nostro pianeta milioni di anni fa. Tanta bellezza è accompagnata, purtroppo, dalla fama di essere anche una vetta pericolosa a causa di numerosi incidenti che sono accaduti nel corso degli anni. Molti alpinisti, infatti, hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere la cima di questo gigante, sfidandolo. Questa impresa è stata riuscita solo da un inglese, Edward Whymper, nel 1865, che però perse quattro compagni di viaggio.
La montagna sa donarci delle emozioni uniche, ma sa anche dimostrarci quanto può essere pericolosa. Mai sottovalutare la sua forza per non correre rischi inutili, è buona pratica munirsi sempre dell'equipaggiamento adatto, di una mappa e una bussola, e di consultare sempre prima il meteo!