Il lavoro da casa farebbe risparmiare 214 milioni di tonnellate di CO2 all'anno
Il pendolarismo è cosa vecchia; i millennials non gli trovano ragione d'esistere con tutte le tecnologie di cui si dispone oggi. Ma se al momento la scelta di far lavorare i dipendenti da casa (il cosiddetto smart working) è lasciata al libero arbitrio, presto potrebbe diventare una necessità.
Se il lavoro da remoto fosse diffuso in gran parte del mondo, infatti, le emissioni di CO2 verrebbero ridotte di 214 milioni di tonnellate l'anno, entro il 2030.
via Regus
Alzarsi la mattina alla solita ora, nella maggior parte dei casi all'alba, raggiungere il lavoro trascorrendo ore in macchina, stare in ufficio 8 ore e di nuovo tornare a casa; è uno stile di vita oggettivamente stressante, appartenente ad un'altra era, che oggi risulta stare sempre più stretto a quelle persone il cui lavoro consentirebbe loro di lavorare da casa.
Lo smart working è la chiave per migliorare il benessere dei lavori, e di conseguenza la produttività, ma sarebbe anche la chiave per migliorare le condizioni dell'ambiente, ingrigito dallo smog cittadino.
Uno studio ha calcolato che se lo smart working fosse diffuso su vasta scala, infatti, si potrebbe ridurre di 204 milioni di tonnellate le emissioni annuali di anidride carbonica. Ad essere risparmiato sarebbe anche il tempo, quello perso ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro e non mancherebbero anche benefici sull'economia locale; maggiore benessere, più tempo a disposizione, maggiori spese ed acquisti.
Per molto tempo, e in alcuni casi anche attualmente, il lavoro da casa è stato un tabù per i datori di lavoro che in questo modo temevano di essere ingannati dai dipendenti. I fatti, però, parlano chiaro: le aziende che hanno sposato lo smart working, laddove possibile, hanno registrato sempre un aumento della produttività generale.
Avere la possibilità di lavorare fuori dall'ufficio non significa necessariamente lavorare da casa, ma anche in una caffetteria o in spiaggia: le tecnologie che abbiamo a disposizione lo permettono.
Con il tempo verrà sempre più a mancare la necessità di sedere sulla sedia in ufficio in carne ed ossa; invece, si farà sempre più pressante l'esigenza di ridurre le emissioni di anidride carbonica, una bella fetta delle quali potrebbe essere risparmiata proprio lavorando da casa.