Uno studio conferma che i genitori continuano a non dormire la notte perché si preoccupano per i figli adulti
Le preoccupazioni per i figli iniziano nel momento in cui si scopre di essere genitori. Prima le preoccupazioni per la nascita, poi per l'andamento degli studi, poi per la carriera, poi per la persona che sposeranno. Ma le preoccupazioni per i figli non cesseranno neanche dopo questo evento; anzi, secondo lo studio, non finiscono mai.
Un'indagine ha infatti rilevato che tendenzialmente i genitori di figli più che adulti continuano ad essere preoccupati per loro, perdendo ore di sonno la notte e accumulando stress.
via academic.oup.com
Un genitore smette di preoccuparsi man mano che il figlio cresce? Affatto. Nulla, o quasi nulla, cambia quando il figlio diventa adulto e indipendente: i genitori continueranno ad essere preoccupati per lui e a non dormire la notte per i pensieri a riguardo.
L'indagine ha sottoposto ad un questionario 186 coppie di genitori, le quali dovevano dare un punteggio alla quantità di assistenza offerta ai figli e lo stress che sperimentavano. L'obiettivo era quello di individuare una correlazione tra stress, insonnia notturna e assistenza dei bambini-cresciuti.
La correlazione esiste, e come. Più si offre assistenza – finanziaria o di altro tipo –, maggiori sono le preoccupazioni che si sperimentano per i figli. La situazione peggiora se si tiene conto dell'uso dei social; i genitori tengono d'occhio ciò che pubblicano i figli e il più delle volte finiscono per preoccuparsi anche per ciò che non dovrebbe destare apprensione.
Le conseguenze di tutto questo? I genitori vivono in un perenne stato di ansia che potrebbe anche nuocere alla loro salute. Dormire una giusta quantità di ore a notte e assicurarsi un riposo di qualità è fondamentale per restare in forma negli anni. Cosa fare? Meglio aspettare che siano i figli a chiedere assistenza.
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