Un locale giapponese ha trovato il modo di impiegare come camerieri 10 persone affette da paralisi
I locali con camerieri robot non sono di certo una novità in alcuni paesi orientali come il Giappone. Quello che potrebbe sembrare soltanto come un "capriccio tecnologico" è stato portato invece a un livello superiore da una startup giapponese chiamata Ory Lab. Questa azienda ha infatti sviluppato degli speciali robot camerieri controllati a distanza da persone con gravi disabilità motorie grazie a un computer che tiene traccia dei movimenti oculari...
A Tokyo in Giappone è stato sperimentato un nuovo tipo di locale chiamato Dawn Ver Beta. In questo locale aperto per sole due settimane, il sevizio al tavolo è stato effettuato da degli speciali robot chiamati Orihime-D, creati dalla startup giapponese Ory Lab e comandati da remoto da dei piloti d'eccezione: persone con delle gravi disabilità motorie.
In queste due settimane che sono servite come fase sperimentale di questo ambizioso progetto, hanno lavorato nel locale 10 persone che hanno ricevuto un compenso di circa 8 € l'ora. I robot erano controllati grazie a un computer che teneva traccia dei movimenti oculari delle persone disabili. In questo modo potevano spostarsi, afferrare le cose e addirittura interagire con i clienti.
Lo scopo di questo esperimento era dare una nuova consapevolezza e un senso di indipendenza alle persone affette da gravi disabilità motorie come per esempio la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) oppure persone che hanno subito delle gravi lesioni al midollo spinale.
L'obiettivo di Kentaro Yoshifuji, CEO della startup Ory Lab è quello di creare un mercato del lavoro su misura per le persone con questo tipo di disabilità. Per quanto bello possa essere un progetto del genere, sono necessari però cospicui finanziamenti che per il momento ancora devono essere raccolti.
Il locale che si trova ancora in fase beta ha per questo motivo chiuso i battenti in attesa di finanziatori. I responsabili del progetto sperano però di riaprire definitivamente entro il 2020.