Delle speciali gocce potrebbero riparare la cornea e risolvere i più comuni difetti della vista

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di Claudia Melucci

17 Dicembre 2018

Delle speciali gocce potrebbero riparare la cornea e risolvere i più comuni difetti della vista

Una nuova tecnologia potrebbe rendere obsoleti occhiali lenti a contatto e operazioni laser. I difetti della vista potrebbero, in un futuro molto vicino, essere corretti standosene comodamente a casa, utilizzando delle gocce. La tecnologia si chiama Nano-drops e non è altro che un liquido che sfrutta le proprietà delle nanoparticelle per correggere i più comuni difetti di rifrazione – la miopia, l'ipermetropia e la presbiopia.

via Phys.org

pexels.com

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Le gocce sono state sviluppate nell'Università di Israele e nel centro di ricerca medio BINA. La loro efficacia si basa sulla modifica dell'indice di rifrazione della cornea. In una persona senza problemi di vista il cristallino e la cornea focalizzano i raggi luminosi sulla retina, restituendo un'immagine nitida che viene trasmessa al cervello: chi invece ha problemi nel vedere bene da lontano, da o vicino o a visualizzare gli oggetti in modo nitido non riesce a focalizzare correttamente i raggi sulla retina.

I diversi difetti della vista verrebbero corretti grazie ad un modello ottico stampato sull'epitelio della cornea da una sorgente laser, diverso a seconda del problema presentato. L'"intervento", però, non richiede ospedali o medici specializzati: si può fare comodamente da casa, applicando prima le gocce o poi avvicinando all'occhio un piccolo dispositivo laser che si connette allo smartphone.

pixabay.com

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Il laser trasferisce il modello ottico cambiando localmente l'indice di rifrazione del liquido e modificando, quindi, la traiettoria dei raggi luminosi in entrata. 

La tecnologia sviluppata è in fase sperimentale, ma sono molte le persone con problemi di vista che opterebbero molto volentieri ad una soluzione simile per dire addio agli occhiali o alle lenti. Per il momento non si conoscono dettagli che sarebbe utile sapere, come la frequenza di applicazione delle gocce. I test si sono limitati agli occhi dei maiali – anatomicamente simili a quelli umani – ma passeranno presto a occhi umani.