La sindrome delle gambe "senza riposo": come affrontare questo disturbo molto comune

di Laura Gagliardi

29 Dicembre 2018

La sindrome delle gambe "senza riposo": come affrontare questo disturbo molto comune

La notte un perenne formicolio alle gambe ti tormenta, impedendoti di dormire? Se questo disturbo non accenna a diminuire, ma anzi si intensifica e continua nel tempo, probabilmente si tratta della sindrome delle gambe senza riposo.

Nota anche come malattia di Willis – Ekbom, si tratta di una patologia neurologica che comporta un bisogno impulsivo di muovere le gambe; inoltre è considerata anche un disturbo del sonno, poiché solitamente interferisce con esso.

Vediamo nel dettaglio quali sono i sintomi, le cause e i trattamenti disponibili per questa malattia che colpisce ben il 10% della popolazione mondiale.

via lamenteesmaravillosa.com

I sintomi

I sintomi

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Sebbene la sindrome delle gambe senza riposo possa colpire ad ogni età, generalmente colpisce soprattutto dopo i 40 anni.

Il sintomo più comune è un formicolio alle estremità del corpo, solitamente alle gambe, ma che può interessare anche le braccia, e risulta insopportabile: alcuni pazienti lo descrivono come uno shock elettrico. Questo disagio compare nel pomeriggio e si intensifica durante la notte, specialmente quando la persona è seduta o sdraiata sul letto.

La conseguente reazione è quella di muovere le gambe, in modo da alleviare la sensazione di fastidio o dolore: la sintomatologia, infatti, è molto variabile ed in alcuni momenti sembra sopportabile, in altri intollerabile. In ogni caso, disturba il sonno, e ciò, unitamente al nervosismo e all'esaurimento può creare ansia.

È bene notare come i sintomi, una volta comparsi, non vadano più via, né si indeboliscano; al contrario, si intensificano.

L'origine

L'origine

Alyssa. L. Miller/Flickr

L'origine di questa patologia non è chiara, ma sono stati individuati una serie di fattori compresenti:

  • Mal funzionamento dei circuiti responsabili di regolare la dopamina nelle aree dei gangli;
  • Anemia;
  • Insufficienza renale e diabete;
  • Utilizzo di farmaci antipsicotici, alcuni antidepressivi o antistaminici;
  • Gravidanza.

I trattamenti

I trattamenti

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È consigliabile rivolgersi al proprio dottore quando si inizia ad avvertire un formicolio persistente alle gambe: infatti il medico saprà distinguere tra un eventuale problema circolatorio e il disturbo delle gambe senza riposo. In quest'ultimo caso si consiglia:

  • un'adeguata terapia farmacologica che il vostro medico vi prescriverà;
  • massaggi alle gambe con acqua fredda e calda;
  • vibrazioni, come quella del pad "Relaxis"

Purtroppo una cura non esiste, ma bisogna individuare i metodi ed i trattamenti più adatti caso per caso che possano intervenire nel ridurre i sintomi.