Smog a Torino: riscaldamento a legna, a pellet e forni inquinano più delle automobili diesel

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, a Torino la principale fonte di inquinamento da polveri sottili PM 10 non è dovuta alla circolazione delle macchine. Ad incidere per il 44% sulle concentrazioni di agenti inquinanti nell'aria sono infatti i generatori a biomasse, riscaldamenti a legna, caminetti e si, anche i forni delle pizzerie! Nonostante nel capoluogo piemontese è forte la presenza del teleriscaldamento, nei comuni limitrofi è ancora molto diffuso l'uso del più economico pellet...

Lo smog presente a Torino non è causato solamente dai veicoli a motore, è questo quello che emerge dall'ultimo rapporto dell'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale). Il 44% delle particelle inquinanti di tipo PM 10 sospese nell'aria sono infatti prodotte dai riscaldamenti a combustione di biomasse, di legna o per esempio dai forni delle pizzerie. I diesel e i mezzi pesanti sarebbero invece responsabili della produzione dell'11% del particolato rilevato nella città piemontese. I trasporti in generale hanno un impatto del 37% sul totale di polveri sottili prodotte.
Quasi la metà delle emissioni rilevate nell'area del capoluogo piemontese provengono quindi dalla combustione di legna o pellet, e le condizioni climatiche caratteristiche della Pianura Padana non aiutano in tal senso: il basso tasso di ventilazione e la presenza di fenomeni di inversione termica, impediscono la dispersione degli agenti inquinanti presenti nell'aria.

Nonostante quanto emerso dalle analisi delle due centraline Torino-Lingotto e Revello-Staffarda, la combustione a legna a Torino è una fonte di inquinamento residuale dove è infatti molto diffuso il teleriscaldamento. I rilevamenti risentono e sono molto influenzati dagli agenti inquinanti prodotti nelle aree circostanti il capoluogo dove invece il riscaldamento a legna è ancora molto diffuso. Nei comuni limitrofi a Torino è ancora troppo in voga il riscaldamento a pellet e i dati lo confermano: il Piemonte è la prima regione nell'uso domestico di biomasse. Dopotutto scaldarsi i questo modo costa moto meno ma inquina molto di più, ma alla gente questo non sembra importare!
A nulla quindi è servita per il momento la stretta messa in atto dalla Regione a ottobre, che consente l'installazione di generatori a efficienza energetica a 3 stelle quindi solo i modelli che in teoria sono meno inquinanti per l'ambiente.