Nel 1983 Isaac Asimov immaginava il Nuovo Millennio sull'orlo di una guerra nucleare e "invaso" dai computer

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di Claudia Melucci

03 Gennaio 2019

Nel 1983 Isaac Asimov immaginava il Nuovo Millennio sull'orlo di una guerra nucleare e "invaso" dai computer

Il 31 dicembre del 1983, ad Isaac Asimov, celebre scrittore e divulgatore scientifico, nonché inventore delle 3 leggi della robotica, venne fatta una semplice domanda: "Come sarà il mondo tra 35 anni?". Facendo un rapido calcolo, si capisce come ad Asimov venne chiesto di immaginare il 2019, avvalendosi della sua immaginazione ma anche delle sue conoscenze scientifiche. Ecco cosa indovinò e cosa invece rimane tutt'ora solo un'ipotesi. 

via BBC

nara.getarchive.net

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Asimov prospettò per il mondo futuro tre direttrici:

  • una devastante guerra nucleare
  • una computerizzazione invasiva
  • un ampio utilizzo dello spazio extra-terrestre.

Il primo punto, molto probabilmente, nasce dalle tensioni che all'epoca esistevano tra le due potenze mondiali, Stati Uniti e Unione Sovietica. Asimov ipotizzò uno scontro che avrebbe portato all'annullamento dell'umanità: se così non sarebbe stato, invece, l'informatica e la robotizzazione avrebbero preso il sopravvento, diventando una parte essenziale della vita di ogni individuo.

L'ambito lavorativo

L'ambito lavorativo

Phasmatisnox/Wikimedia

Secondo Asimov, i robot avrebbero cambiato le nostre abitudini lavorative: tuttavia, non avrebbero creato disoccupazione, sostituendo l'essere umano sempre in più impieghi. Basandosi su dati disponibili già in passato, Asimov riteneva che il progresso tecnologico creasse comunque più posti di lavoro – perché nascono nuove professioni – di quanti ne eliminasse.

In particolare i robot ci avrebbero sostituiti nei lavori meccanici e ripetitivi, di quelli che non richiedono impegno mentale. Agli umani, invece, sarebbero spettati le mansioni di riparazione, installazione, progettazione e fabbricazione. 

La scuola

La scuola

pixabay.com

Anche la scuola non sarebbe uscita immune dal processo di informatizzazione: l'introduzione di nuovi supporti tecnologici avrebbe cambiato il metodo di apprendimento tradizionale, rendendolo sempre più personalizzato per ogni alunno. Nel 2019 sarebbe scomparsa la figura dell'insegnante che trasmette dati e nozioni, sostituito da un insegnante che trasmette curiosità nell'apprendimento: il computer e gli altri dispositivi avrebbero reso poi molto più facile l'accesso alle informazioni finali. 

La velocità

La velocità

Tom Eversley/Wikimedia

Asimov immaginò anche che il mondo si sarebbe fatto sempre più veloce, e che quindi non si sarebbe rivelato più adatto per tutti: alcune persone avrebbero trovato difficoltà a stare al passo con i tempi,  che Asimov definisce "inesperti e inadatti". Anche nel 2019 avrebbe continuato ad agire un processo di selezione naturale, che con il tempo avrebbe selezionato solo le persone più pertinenti, in particolare quelle capaci di riqualificarsi continuamente. Gli altri, in una fase di transizione, sarebbero rimasti a carico della società.

Inquinamento

Inquinamento

Muntaka Chasant/Wikimedia

Asimov intuì anche che l'industrializzazione avrebbe portato ad una produzione di rifiuti ingestibile. Insieme ad una irresponsabilità del genere umano, l'ambiente naturale si sarebbe trasformato in una discarica, arrivando a diventare una minaccia per la sopravvivenza. Asimov sperava, comunque, che invenzioni tecnologiche avrebbero risolto la problematica, insieme ad una presa di coscienza sulle responsabilità nei confronti del pianeta. 

Lo spazio extra-terrestre

Lo spazio extra-terrestre

pixabay.com

Asimov immaginò con poco impegno che l'uomo sarebbe tornato sulla Luna e che in generale si sarebbe interessato sempre di più a conquistare lo spazio extra-terrestre. Non solo per un ampliamento delle conoscenze sull'universo, ma anche per necessità: conquistare pianeti o satelliti, come la Luna, avrebbe voluto dire avere nuovo spazio in cui trasferire industrie ed altre attività, incompatibili con la vita terrena: in altre parole, una nuova casa per l'umanità. 

Nelle parole di Isaac Asimov, possiamo leggere molto dei fatti attuali. Tuttavia, Asimov riteneva che gli esseri umani del 2019 sarebbero stati solo una fase di transizione: presto avrebbero lasciato il posto ad un genere umano evoluto, l'unico ad essere davvero adatto a sostenere i ritmi folli della società moderna e a farne un vantaggio.