Un terzo delle automobili vendute in Norvegia nel 2018 era ad energia elettrica
La Norvegia ha raggiunto nel corso del 2018 un traguardo molto importante nella sua missione di ridurre l'impatto ambientale: il 31,2% delle nuove auto acquistate si basa su una tecnologia interamente elettrica, senza alcun apporto dei combustibili fossili.
Il suo risultato rappresenta un primato al livello mondiale: l'Islanda arriva solo seconda con un "misero" 12%, mentre Cina e Stati Uniti hanno venduto rispettivamente il 2,2% e l'1,2% di auto elettriche. Solo l'anno precedente la vendita norvegese si era fermata al 21%, e ciò dimostra come in un solo anno le politiche "aggressive" di un governo possano avere un impatto sostanziale sulle abitudini dei consumatori.
La sfida principale che la Norvegia – che ricordiamo vorrebbe eliminare tutte le auto a combustione interna entro il 2015 – deve affrontare, è il problema del caricamento. La possibilità di ricaricare la batteria a casa è limitata a coloro che dispongono di un garage, condizione non diffusissima. Per ovviare a questo "dettaglio", il governo sta già offrendo ingenti sgravi fiscali per chi decide di abbracciare la tecnologia elettrica, in aggiunta a postazioni di caricamento gratis e sempre più diffuse. Tutte misure che, stando all'andamento delle vendite, sembrano avere i loro effetti.
Senza voler smorzare gli entusiasmi, dobbiamo però per dovere di cronaca contestualizzare l'impatto di questo traguardo al livello mondiale. In tutto il 2018 in Norvegia sono state vendute circa 148 mila automobili, mentre negli Stati Uniti sono state immatricolate 1,4 milioni di auto nel solo mese di novembre. Questo, senza nulla togliere al grande risultato dei norvegesi, ci fa capire quanto sia importante che anche le grandi potenze della Terra si impegnino in tal senso.