A sorpresa, una rassegna di 6.000 studi mostra che l'uso di cibi OGM porta benefici alla salute

di Laura Gagliardi

02 Febbraio 2019

A sorpresa, una rassegna di 6.000 studi mostra che l'uso di cibi OGM porta benefici alla salute

Da quando nel 1973 i ricercatori americani Stanley Norman Cohen ed Herbert Boyer crearono il primo organismo geneticamente modificato, il dibattito sull'opportunità o meno di ricorrere alle colture OGM non ha smesso di far discutere.

Molti sono gli studi che hanno messo in guardia dai rischi correlati all'uso di OGM, tanto da spingere vari paesi a vietarli.

Nonostante ciò, le analisi non si sono arrestate, e recentemente è stato pubblicato un nuovo studio che sembra gettare una luce più rosea sugli OGM. 

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Lo studio, a firma italiana e pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha preso in esame oltre 6.000 ricerche degli ultimi 21 anni, sottoponendole ad una meta-analisi, ovvero un'analisi cumulativa che attinge a migliaia di studi credibili; in questo modo è possibile trarre conclusioni più solide di quelle che si potrebbero ottenere da una sola ricerca.

I risultati hanno evidenziato come non solo gli OGM non presentino rischi per la salute umana, ma che potrebbero avere persino un impatto positivo su di essa, per due motivi. In primis, le varietà di mais OGM hanno aumentato i raccolti in tutto il mondo, dal 5,6 al 24,5% rispetto a quelle non OGM. In secondo luogo, il mais OGM ha presentato fino al 36,5% in meno di micotossine.

Le micotossine sono sostanze chimiche prodotte dai funghi, tossiche e cancerogene per l'uomo e gli animali; sebbene siano rimosse con la pulizia, talvolta restano. Il mais OGM invece presenta meno micotossine perché le piante vengono trattate in modo da non essere infestate dagli insetti: questi ultimi, infatti, attaccando la pianta ne abbassano il sistema immunitario, rendendola più soggetta allo sviluppo di funghi.

Questo studio permette di "trarre conclusioni inequivocabili, contribuendo ad aumentare la fiducia del pubblico nei prodotti alimentari con piante geneticamente modificate", e magari convincere anche agricoltori ed aziende ad adottare gli OGM.