La scienza spiega perché alcune persone prendono spesso il raffreddore e altre no
Il raffreddore a volte può essere ben più fastidioso di una semplice influenza; soprattutto quando tende a ripresentarsi di frequente. Lo sanno bene coloro che sembrano attirarlo come fossero delle calamite, finendo per trascorrere l'inverno a soffiarsi il naso, starnutire e tossire.
Tra scorte di vitamina C e zenzero, i metodi per prevenirlo si moltiplicano, senza però risultare sempre efficaci; probabilmente perché, in alcuni casi, la migliore prevenzione è abbandonare qualche vizio. Almeno così sostiene uno studio che mette in relazione stress e raffreddore.
via Cell Reports
Pubblicata sulla rivista scientifica Cell Reports, la ricerca evidenzia come la frequenza del raffreddore dipenda dal numero di "fattori di stress" cui sono sottoposti il naso e tutte le vie aeree. Questa forma di stress, definito ossidativo, è causata da virus e altre sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta o il polline, e comporterebbe una riduzione della protezione contro il rinovirus (principale causa del raffreddore).
L'autrice dello studio, la dottoressa Ellen Foxman, ha dichiarato che "quando le vie aeree stanno cercando di affrontare una forma di stress, possono adattarsi, ma a costo di diventare più suscettibili alle infezioni da rinovirus". Analizzando le cellule del rivestimento delle vie aeree, i ricercatori hanno trovato cellule nasali più resistenti allo stress ossidativo, ma maggiormente sensibili al rinovirus. Per dirla con le parole della Foxman "sopravvivono alla sigaretta, ma non possono combattere il virus, che così cresce meglio".
La scoperta potrebbe spiegare come mai i fumatori tendono ad essere maggiormente esposti alle infezioni da rinovirus, rispetto ai non fumatori. Una nuova strada di ricerca è ora trovare dei modi di proteggere le cellule che rivestono le vie aeree dallo stress ossidativo – a parte, ovviamente,smettere di fumare.
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