Ecco gli scatti della generazione di persone più antica che sia mai stata fotografata

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di Claudia Melucci

14 Gennaio 2019

Ecco gli scatti della generazione di persone più antica che sia mai stata fotografata

La dagherrotipia è stata la prima tecnica che ha permesso lo sviluppo di immagini: l'ha inventata da Louis Daguerre, chimico e fisico francese, nel 1839. Le foto ottenute con questo procedimento erano molto fragili, suscettibili all'ossidazione dell'argento di cui era fatta la lastra su cui veniva trasferita l'immagine. Per questo motivo le foto alla fine dell'800 erano qualcosa da custodire gelosamente, spesso messe in cofanetti di vetro, impreziositi da velluto e perline.

Nonostante la fugacità delle foto, ancora oggi possediamo una serie di scatti di quella che può essere considerata a tutti gli effetti la più antica generazione di persone mai fotografata. Ecco la loro storia.

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È merito di un certo Matthew Brady se oggi abbiamo a disposizione questa importante testimonianza storica; fu infatti l'uomo che portò la dagherrotipia oltre i confini europei, più precisamente nel Nord America.

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Nel 1844 Matthew Brady aprì il suo studio di fotografia a New York, convinto di voler combattere la sfiducia delle persone nei confronti di quella che appariva come una diabolica novità. Brady riuscì a guadagnarsi grande fama nella città, diventando fotografo ufficiale di personaggi del calibro di Abraham Lincoln e di altri ex presidenti americani, tra cui Andrew Jackson e John Quincy Adams. 

Fu anche un pioniere del fotogiornalismo di guerra, avendo documentato attraverso le fotografie gli accadimenti della Guerra Civile

 

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Intorno alla metà dell'800, anche negli Stati Uniti diventò di moda possedere almeno un ritratto fotografico, soprattutto tra i giovani. Brady, però, volle far conoscere la fotografia anche ai più anziani, particolarmente poco fiduciosi. 

Così, propose ad alcune persone di posare per lui, per ottenere un ritratto con cui potevano consacrare "all'eternità" il loro matrimonio o semplicemente il loro passaggio in vita. 

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Molte delle persone a cui Brady fece la proposta accettarono, e crearono quella che è la serie di scatti della più antica generazione ad essere mai stata fotografata. 

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La maggior parte di loro sono nati nel 1700; alcuni uomini hanno affermato di essere veterani della Guerra d'Indipendenza Americana (1775-1783). 

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Da questi scatti possiamo scoprire le particolarità dei volti dell'epoca e osservare gli abiti tipici di quel tempo: la maggior parte delle donne si mostra con un copricapo bianco di cotone che teneva raccolti i capelli. Gli uomini, invece, mostrano abiti formali scuri. 

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Ciò che cattura l'attenzione dello spettatore, però, è senza dubbio l'espressione dei soggetti: l'usanza di sorridere al segnale del fotografo era quantomai innaturale e inopportuno. Veniva preferita un'espressione molto seria, a tratti drammatica, che in questi primi scatti si confonde con un evidente senso di sfiducia, mistero, e confusione. 

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Non si capiva bene quale sarebbe stato l'effetto di tutta quella procedura e, probabilmente, neanche quando la foto arrivava nelle mani il mistero si dissolveva.

Erano gli albori della fotografia, i primi passi di una tecnica che restituiva qualcosa di prezioso, non riproducibile e molto fragile: aspetti della fotografia che abbiamo dimenticato oggi, con l'ossessione per gli scatti superflui.