Solo l'immediato abbandono dei combustibili fossili potrebbe salvare il mondo dal cambiamento climatico

di Alberto Ragazzini

21 Gennaio 2019

Solo l'immediato abbandono dei combustibili fossili potrebbe salvare il mondo dal cambiamento climatico

Le strategie e le contromisure adottate fino a questo momento per abbassare il riscaldamento globale, potrebbero non essere abbastanza. È la comunità scientifica a lanciare l'allarme e lo ha fatto attraverso uno studio pubblicato sulla popolare rivista  Nature Communications. Per avere il 64% di probabilità di rimanere entro la soglia di 1,5°C, si dovrebbe iniziare fin da subito l'abbandono progressivo delle energie fossili e concludersi definitivamente entro i prossimi 40 anni. 

via Nature Communications

Pexels

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Con l'accordo di Parigi si è negoziata un'intesa globale sulla riduzione dei cambiamenti climatici, per limitare l'aumento della temperatura media globale a 1.5°C rispetto ai livelli preindustriali. Quello che attualmente le nazioni stanno facendo per fronteggiare il problema potrebbe però non bastare. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications, soltanto iniziando adesso la fase di abbandono progressivo di ogni combustibile fossile, possiamo sperare di rientrare nei parametri sopracitati. 

Lo studio infatti afferma che se ogni infrastruttura alimentata a combustibile fossile come industrie, impianti energetici e mezzi di trasporto, venisse rimpiazzata al termine della propria vita produttiva, ci sarebbe circa il 64% di possibilità di rimanere al di sotto dell'aumento di 1,5°C. Questa percentuale si dimezzerebbe intorno al 33% di possibilità se questa fase non dovesse iniziare prima del 2030.

Pixabay

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Per il momento questo appare come un obiettivo irrealizzabile a meno di un deciso cambio di marcia. Non sono infatti i cambiamenti climatici a impedirci di raggiungere l'obiettivo ma piuttosto le scelte della società globale, affermano gli autori dello studio. 

Per come è lo stato attuale delle cose i dati confermano che non possiamo più permetterci la costruzione di infrastrutture alimentate a energia fossile. Anche se la direzione intrapresa è giusta ci stiamo muovendo troppo lentamente per fronteggiare il problema e probabilmente tutto ciò porterà ad un aumento delle temperature di 2-2,5°C. È necessario porsi al più presto dei nuovi obiettivi anche se difficilmente realizzabili, per cercare di non ritrovarsi in un futuro veramente poco promettente.