Due ingegneri italiani hanno progettato un sistema per fermare la plastica prima che raggiunga il mare
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L'inquinamento dei mari è un problema globale che non può essere assolutamente sottovalutato: da questo dipende la sopravvivenza di moltissime specie marine e anche la nostra salute. Due ingegneri italiani hanno avuto a tal proposito, un'idea innovativa su come poter bloccare i rifiuti nei fiumi prima che raggiungano gli oceani. Il progetto low budget è molto semplice, si chiama SEADS ed è composto da due barriere con reti immerse nei fiumi per raccogliere quanti più rifiuti possibili.
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Due ingegneri italiani hanno avuto una brillante idea che potrebbe rivoluzionare la lotta contro la plastica e il suo continuo riversamento all'interno degli oceani. Probabilmente non tutti sanno che tra l'80 e il 90% dei rifiuti plastici ogni giorno immessi in mare, sono inizialmente trasportati dalle correnti dei grandi fiumi come il Gange e il Nilo. I due ingegneri Fabio Dalmonte e Mauro Nardocci, hanno pensato di interrompere e risolvere il problema alla radice, ideando un sistema di pulizia dei fiumi che raccoglie i materiali plastici trasportati.
Il progetto si chiama SEADS (Sea Defense Solutions) e consiste in una doppia barriera di tiranti di acciaio e tende immerse nell'acqua che raccolgono i rifiuti plastici galleggianti. Una volta radunati i rifiuti sono reindirizzati verso un bacino di raccolta, in modo tale da permettere alla popolazioni locali di rivendere la plastica alle società di riciclo. Le barriere sono inoltre disposte obliquamente e distanti tra loro in modo da permettere la navigazione nei tratti in cui è prevista. SEADS è un progetto low budget con un costo stimato intorno ai 40.000€.
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L'intero sistema è stato progettato per resistere alle piene e ai danni provocati dai corpi di grandi dimensioni come alberi o massi caduti. SEADS non rappresenta neanche una minaccia per gli ecosistemi dato che gli animali possono agevolmente aggirare le barriere nuotando sopra o sotto ad esse.
Nei fiumi vengono riversati ogni anno tonnellate di rifiuti che stanno mettendo a dura prova la sopravvivenze delle specie animali. È stato stimato che entro il 2050, se non si interviene, nei mari sarà presente più plastica che pesci: un impatto ambientale devastante che si ripercuoterà anche sulla nostra salute. Il progetto dei due ingegneri italiani che lavorano a Londra e a New york, potrebbe eliminare in partenza enormi quantità di plastica prima che venga riversata nell'oceano. Un primo prototipo del SEADS realizzato in collaborazione tra unità italiane e scozzesi verrà testato in un affluente del Reno.