Gli studiosi sperimentano un nuovo approccio contro la droga: eliminare i ricordi per superare la dipendenza

di Alberto Ragazzini

27 Gennaio 2019

Gli studiosi sperimentano un nuovo approccio contro la droga: eliminare i ricordi per superare la dipendenza

Superare e vincere la tossicodipendenza è una missione difficilissima: solo una percentuale molto bassa di persone riesce a uscire "pulita" dopo i primi periodi, e il tasso di recidiva è altissimo. Per cercare di trovare una soluzione a questo problema sociale molto importante, i ricercatori dell'Università di Pittsburgh sembra siano riusciti a scoprire una terapia che potrebbe aiutare moltissime persone. Il segreto è rimuovere i ricordi della droga nel cervello del paziente...

Takeaway/Wikipedia

Takeaway/Wikipedia

Quando si diventa tossicodipendenti è difficile (anche se non impossibile) riuscire a non ricadere nella trappola dopo un primo periodo di astinenza. È stato stimato infatti che circa il 70% degli utilizzatori di cocaina cedono nuovamente alla tentazione entro i primi 90 giorni. I ricercatori dell'Università di Pittsburgh sembrano aver trovato un modo per prevenire la recidività dei pazienti dipendenti dalle sostanze stupefacenti, cancellandone i ricordi nel cervello.

Questo nuovo studio è ancora in fase sperimentale ed è stato provato in laboratorio sul cervello di ratti. Agli animali è stata somministrata una dose di cocaina mentre veniva azionata una leva che attivava un segnale luminoso e acustico. Alla comparsa di questi segnali i topi iniziavano subito a premere la leva, sintomo che in loro era forte il desiderio per il farmaco. I ricercatori hanno così iniziato a non somministrare più droga agli animali quando premevano la leva e dopo un po' hanno iniziato a perdere interesse nonostante fosse ancora presente il grilletto e i segnali. Spostati in un altro ambiente però, i topi hanno iniziato nuovamente a premere la leva in risposta agli stimoli. 

Pixabay

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Studiando il cervello dei ratti, gli scienziati sono riusciti a individuare alcune connessioni tra l'amigdala laterale e il nucleo genicolato mediale. Queste connessioni hanno un ruolo essenziale nella costruzione dei ricordi associando la droga alla luce e al segnale acustico. Attraverso delle nuove tecniche di optogenetica basata sulla luce, sono riusciti a controllare i neuroni tra le due parti del cervello riuscendo a cancellare efficacemente i ricordi. Più volte i ratti venivano esposti al segnale luminoso e acustico, meno premevano la leva per richiedere la cocaina e anche se in misura minore, persisteva anche quando venivano messi in un altro ambiente.

I ricercatori pensano che continuando sua questa strada, si potrebbe riuscire ad aiutare anche le persone a rimanere pulite sviluppando farmaci o terapie per la stimolazione cerebrale. Tutto ciò potrebbe quindi in futuro abbassare la percentuale di ricadute nel corso dei primi 90 giorni di astinenza dalle droghe.