Alcuni consigli pratici per stimolare in modo divertente lo sviluppo del linguaggio nei bambini
Lo sviluppo del linguaggio, insieme alla capacità di camminare, è una delle fasi più importanti che interessano i primi anni di vita di un bambino. Nell'apprendere questa abilità, ogni individuo ha tempi molto diversi, che possono dipendere da fattori come la genetica o l'ambiente circostante.
Esistono però alcuni esercizi che possono aiutare il piccolo a sviluppare quella abilità: si tratta più che altro di piccoli giochi quotidiani assolutamente innocui e non faticosi, che aiutano il bambino a sviluppare le proprietà motorie della bocca e le connessioni concetto-parola che sono alla base dell'espressione orale. Eccone alcuni.
- 1. Giocare a soffiare. Questo gesto è importante per rafforzare il palato molle; si può stimolare creando dei giochi con le piume o anche per spegnere candele.
- 2. Massaggiare le guance. Soprattutto in una fase iniziale, si può massaggiare il viso del bambino con la crema idratante dopo il bagnetto, concentrandosi sulle guance e sul mento per attivare le terminazioni nervose.
- 3. Imitare lo sbadiglio e il russare. Queste attività, per poter essere mimate, prevedono una buona padronanza del cavo orale, perciò oltre a divertire allenano i muscoli del viso.
- 4. Usare la cannuccia. Forse il gesto più semplice da mettere in atto, ma ugualmente utile.
- 5. Giocare con le onomatopee. Cantando le canzoni, si possono individuare dei gruppi semplici di lettere che richiamino determinati oggetti (come "la rana cra cra" o "il tamburo bum bum"): saranno utilissimi per stimolare il vocalizzo.
- 6. Nominare spesso le cose. Come molti sanno, parlare ai bambini è il modo più immediato per stimolarli: ad esempio per strada si può giocare a dare i nomi alle cose che si incontrano, per aiutare il bambino a connettere oggetto e parola corrispondente, stimolandolo sotto forma di gioco.
Gli esperti di linguaggio infantile usano inoltre alcuni esercizi più specifici per stimolare queste abilità laddove siano carenti. Ad esempio dire una parola a voce alta e poi ripeterla senza emettere suoni; oppure fischiare ripetutamente un motivetto; o ancora gonfiare palloncini e far passare l'aria alternativamente tra le due guance. Come potete appurare, sono tutti "esercizi" che un bambino di solito compie normalmente, quando viene adeguatamente stimolato dalla presenza di un adulto o di altri bambini.
Quindi, senza scendere nel dettaglio – poiché, in caso di necessità, è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista – il consiglio più efficace è quello di trascorrere del tempo con il bambino, parlando, giocando, cantando, leggendo storie e imitando i suoni più diversi.
Inoltre, a meno che non ci sia qualche campanello d'allarme su cui un medico saprà consigliarci, è bene lasciare al bambino la possibilità di procedere con i suoi tempi, senza allarmarsi se le prime paroline tarderanno ad arrivare.