Questo tredicenne ha inventato un modo per trattare il tumore al pancreas ancora prima di iniziare le superiori
Il tumore al pancres è uno dei tumori più difficili da trattare al momento: la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi riguarda solo il 9% dei pazienti, mentre quella a 10% ne riguarda solo l'1%. Numeri bassissimi che non sono migliorati molto negli ultimi 40 anni.
Il problema principale è che il tumore al pancreas viene diagnosticato ad uno stadio molto avanzato, a causa della difficoltà con cui è visibile nelle tomografie TAC. L'invenzione di un giovane studente, però, potrebbe finalmente portare quell'innovazione che milioni di persone stavano aspettando.
Rishab Jain, un giovane di 13 anni, residente nello stato americano dell'Oregon, è un bravissimo programmatore e appassionato di intelligenza artificiale. Nonostante debba ancora iniziare le scuole superiori, la sua brillante intelligenza lo ha già portato a pensare di risolvere un problema che mette in pericolo la vita di milioni di persone.
Tutto è iniziato quando è andato a far visita al fratello, studente a Boston: qui è venuto casualmente a conoscenza delle bassissime speranze di vita relative al tumore al pancreas. La terapia usata nella maggior parte dei casi consiste in una radioterapia, ma che si rivela il più delle volte inefficace, visto lo stadio avanzato a cui viene diagnosticato il tumore.
Localizzare il pancreas nelle tomografie, infatti, è molto difficile a causa della sua posizione tra gli altri organi – intestino, fegato e midollo spinale. Anche la biopsia – il prelievo di un campione di tessuto – è complicato, sempre a causa degli ostacoli che impediscono di raggiungere il pancreas in sicurezza.
Rishab Jain, unendo la sua passione per la programmazione e l'intelligenza artificiale, ha cercato di dare il suo piccolo contributo, che poi si è rivelato di immenso valore: ha progettato un software che elabora i risultati delle radiografie, restituendo dati più precisi sullo stato di salute del pancreas.
Il suo programma è molto semplice da usare e estremamente affidabile: per costruirlo si è messo in contatto con 235 medici e 30 esperti dei migliori istituti di ricerca in tutto il mondo. L'aspetto più interessante del suo programma è che grazie ad esso gli oncologi possono prospettare ai pazienti terapie più specifiche, che mettono in salvo milioni di altre cellule sane.
Il programma di Rishab Jain ha già vinto un riconoscimento importante e un premio in denaro, ma il giovane è deciso a non fermarsi: vuole diventare chirurgo e continuare le ricerche mediche anche da grande.
Un grande in bocca al lupo a questo giovane, con la speranza che possa migliorare la vita di tanti pazienti oncologici!