A Firenze riapre il Corridoio Vasariano: il passaggio segreto che univa Palazzo Pitti, gli Uffizi e Palazzo Vecchio

di Laura Gagliardi

04 Marzo 2019

A Firenze riapre il Corridoio Vasariano: il passaggio segreto che univa Palazzo Pitti, gli Uffizi e Palazzo Vecchio

Ogni anno milioni di turisti visitano Firenze, attirati dalle migliaia di opere artistiche custodite da questa città famosa in tutto il mondo, e che non smette di estasiare e stupire con la sua bellezza, che magicamente sembra come moltiplicarsi. Dal 2021 sarà infatti riaperta al pubblico un altro storico simbolo dell'urbe: il Corridoio Vasariano.

Lungo 760 metri, che collegano Palazzo Pitti agli Uffizi e a Palazzo Vecchio, il progetto conta di richiamare 500mila turisti all'anno.

Michalis Famelis/Flickr

Michalis Famelis/Flickr

Costruito nel 1565 per volere del granduca Cosimo I de' Medici, il celebre Corridoio prende il nome dal famoso architetto cui fu commissionata l'opera, Giorgio Vasari, già autore delle Gallerie degli Uffizi.

Il Corridoio, sospeso su case e negozi, nasceva con l'intento di garantire la sicurezza dei granduchi all'indomani dell'abolizione della Repubblica e dell'istituzione del Ducato; in tal modo, non dovevano attraversare le vie fiorentine per spostarsi dalla residenza, Palazzo Pitti, fino ai palazzi del Governo, gli Uffizi e Palazzo Vecchio.

Inoltre avevano il vantaggio di offrire al principe una vista speciale sulla città – resa ancora più gradevole dalla sostituzione dei mercato della carne a Ponte Vecchio con le botteghe degli orafi; un panorama che sarà presto fruibile da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.

Mark Hintsa/Flickr

Mark Hintsa/Flickr

La data di apertura si stima per il 2021: è infatti necessario realizzare dei lavori di messa in sicurezza e riallestimento, tra cui un sistema di accessibilità ai disabili, un impianto di climatizzazione, cinque uscite di sicurezza (una delle quali ricavata all'interno di un vano di un pilone del Ponte Vecchio), un'illuminazione a led a basso consumo energetico ed un sistema video di sorveglianza.

Lavori per i quali sono stati stanziati dal ministero 10 milioni di euro (provenienti in parte anche da fondi europei) e che richiederanno almeno 18 mesi di lavoro – o almeno così spera Eike Schmidt, il direttore delle Gallerie degli Uffizi. Proprio agli Uffizi sarà creato un ingresso ad hoc – con annessa biglietteria – per il Corridoio, che sarà percorribile in un solo senso, dagli Uffizi fino a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli.

Diomidis Spinellis /wikimedia

Diomidis Spinellis /wikimedia

Inoltre, saranno riaperte tutte le 73 finestre lungo il percorso, attualmente oscurate per preservare le tele ivi appese: il Corridoio ospita non solo dipinti delle scuole e tendenze italiane del XVI – XVII secolo, ma anche la più completa collezione europea di autoritratti di artisti – da Andrea del Sarto a Chagall. Tuttavia, al suo interno troveranno posto 30 sculture antiche ed una raccolta di iscrizioni greche e romane.

Freepenguin/Wikimedia

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Il progetto prevede anche la creazione di due memoriali: uno in corrispondenza di via dei Georgofili – dove ebbe luogo l'attentato mafioso del 1993 – e l'altro dopo il Ponte Vecchio, per commemorare la devastazione nazista del 1944. Una distruzione che, tra l'altro, lasciò illeso il Corridoio, proprio per volontà di Hitler, che lo aveva visitato nel 1938 – permettendo così ai partigiani di utilizzarlo nel 1944 per sorprendere i nemici alle spalle.

Un coacervo di storia, arte e cultura, in uno spazio unico al mondo, che sarà accessibile al costo di 45 euro nella stagione alta e 20 euro in quella bassa. Pronti per prenotare un biglietto?