Una donna condivide l'analogia de "La palla nella scatola", un trucco del suo dottore per aiutarla a gestire il lutto
La perdita di una persona cara è un trauma difficile da gestire a qualsiasi età. Contrariamente a quanto cita la consolazione che di norma viene pronunciata più spesso a chi soffre – "Con il tempo starai meglio" – è molto probabile che neanche il tempo, in questi casi, riesca a fare il suo dovere.
Conoscere come agisce il dolore nel tempo, però, può essere un antidoto alla sofferenza: una donna ha condiviso su Twitter la metafora che il suo psicologo le ha raccontato per imparare a gestire il dolore a seguito della perdita del padre. Ecco come funzione "La bolla nella scatola".
Lauren ha trovato che la metafora, che il suo dottore le ha raccontato in una seduta, sia molto utile per capire perché il dolore non va mai via davvero del tutto.
Quando si perde qualcuno, basta una canzone, un odore, un sogno o che la testa vada senza un vero motivo nel passato, per tornare a soffrire per la mancanza.
La metafora de La bolla nella scatola è un modo molto semplice per capire perché accade che si torni a soffrire anche a distanza di molti anni. "Il ventitreesimo anniversario della morte di mio padre sono riemersi vecchi dolori, ma adesso so dargli un senso e so anche perché è normale soffrire a distanza di molto tempo", ha detto Lauren.
Il dolore è come una grande palla in una scatola...
"Nella scatola c'è un pulsante, il pulsante del dolore.
All'inizio, la palla è enorme. Si muove nella scatola e non può fare a meno di premere il pulsante. Non puoi fare niente per controllarla, ma solo continuare a soffrire. A volte sembra che non la smetta più".
"Con il tempo la palla si fa più piccola. Muovendosi, preme il tasto meno di frequente, ma quando lo fa è come la prima volta. È più facile perché puoi tornare a vivere la tua vita con più serenità, ma il movimento della palla è casuale e il dolore riemergerà quando meno te lo aspetti".
"Per la maggior parte delle persone, la palla non scompare mai del tutto. Premerà il tasto sempre meno e tu avrai il tempo di vivere tra un colpo e l'altro, diversamente da quanto accadeva quando la palla era grande.
Secondo me, questa è la descrizione migliore del dolore che abbia mai sentito in tutta la mia vita".
Lauren è convinta che conoscere questa metafora possa aiutare chiunque si troverà prima o poi ad avere a che fare con un dolore. Aspettarsi che scompaia con il tempo porta solo delusione: sapere che si presenterà meno di frequente, ma che potrà comunque farlo, invece, fa essere pronti ad affrontarlo.