In Svizzera i condomini installano delle scale esterne per i gatti... ed è un'idea geniale
Alcuni gatti domestici, si accontentano di coccolarsi al tepore domestico e alle attenzioni degli inquilini. Altri, invece, pur essendo cresciuti fin da piccoli in casa, mostrano l'intenzione di voler esplorare anche l'esterno, il giardino o magari i tetti. In Svizzera alcuni quartieri si sono dotati di scale esterne proprio per consentire ai felini domestici di scorrazzare a loro piacimento, evitando che per farlo si arrampichino agli alberi o che facciano salti azzardati.
L'usanza svizzera delle scale per gatti è stata immortalata dalla graphic designer Brigitte Schuster, che ha prodotto anche un libro fotografico dedicato al tema. Ecco qualche esempio di questa idea geniale.
Brigitte Schuster ha scoperto le scale per i gatti cinque anni fa, quando si è trasferita a Berna, in Svizzera. Passeggiando notò delle curiose costruzioni rudimentali che, dai piani più alti delle abitazioni, scendevano a zig-zag al piano terra. Fu quando vide un gatto scendere con molta nonchalance la trave che capì a cosa servissero.
"Le scale rivelano un approccio culturale, sociale, architettonico ed estetico molto particolare", dice la graphic designer. Ne esistono di diverse tipologie; alcune sfruttano gli appoggi già presenti sulle facciate del palazzo – grondaie, balconi...–, mentre altre sono costruite ad hoc.
La decisione di dedicare un libro fotografico intero alle scale che in Svizzera si costruiscono per i gatti è stata motivata con l'intenzione di conservare una tradizione quasi unica di questa realtà.
Il dibattito su quanto sia giusto e sicuro costruire questo tipo di strutture va ben oltre i confini svizzeri: da una parte c'è chi sostiene che in questo modo si espongono i gatti ai rischi e pericoli della città, mentre dall'altra c'è chi è convinto di concedere maggiore libertà ai felini di casa, invece di recluderli tra le mura domestiche.
Difficile dire chi abbia torto o ragione, ma forse, come in altri casi, un giusto e sbagliato non c'è.