Le più belle storie di eroi che hanno silenziosamente aiutato l'umanità
A volte per rendere il mondo migliore sono i piccoli gesti di bontà verso gli altri a fare la differenza. Quante volte ci è capitato di rendere felici un nostro caro con azioni sorprendenti ed inaspettate? Non serve necessariamente un costume da supereroe per eliminare i torti del mondo, ma solo tanta bontà d'animo.
Talvolta sono proprio gli eroi sconosciuti a cambiare per sempre le sorti del mondo, in meglio. Ecco alcune delle storie meno conosciute di salvatori silenziosi che hanno fatto la differenza.
Alcuni dottori italiani hanno salvato la vita a più di 20 ebrei inventando una malattia
Nell'autunno del 1943 i dottori italiani Vittorio Sacerdoti e Giovanni Borromeo dell'ospedale Fatebenefratelli di Roma salvano la vita a più di venti ebrei inventando una malattia contagiosa dal nome "Sindrome K"; mettendo in quarantena soprattutto donne e bambini, i dottori sono riusciti a salvare molte vite dal rastrellamento operato dai soldati fascisti nei confronti di cittadini di religione ebraica. Gli sforzi dei medici italiani sono stati riconosciuti sessant'anni dopo gli eventi.
Una ragazza inglese di 10 anni salva più di cento turisti dallo tsunami del 2004 in Thailandia
Tilly Smith nel 2004 ha salvato più di 100 turisti stranieri nella spiaggia di Maikhao in Thailandia dall'arrivo incombente dello tsunami. La ragazza inglese di 10 anni è riuscita ad interpretare in tempo i segnali ed avvisare i bagnanti di abbandonare la spiaggia, tutto grazie alla lezione che aveva affrontato a scuola due settimane prima.
Nel 2005 Tilly Smith ha anche parlato alle Nazioni Unite e, per celebrare le vite salvate, un asteroide ha preso il nome nella coraggiosa ragazza inglese.
Muhammad Ali ha salvato la vita di 15 soldati americani tenuti in ostaggio in Iraq da Saddam Hussein
Dutch National Archives/wikimedia
Oltre ad essere diventato tra i pugili più celebri al mondo Muhammad Ali ha anche salvato la vita di 15 soldati americani nel 1990, negoziando da solo la trattativa con il leader dell'Iraq Saddam Hussein. Il 23 novembre dello stesso anno Ali arriva in Iraq per liberare i soldati americano tenuti in ostaggio da Hussein in un edificio appositamente utilizzato dai servizio degli Stati Uniti.
Soffrendo già da tempo del morbo di Parkinson, Ali dovrà però aspettare una settimana e le cure offerte dall'Irish Hospital di Bangkok per tornare in salute in Iraq e ottenere il rilascio dei soldati americani. L'incontro con Hussein avviene il 29 novembre con esito positivo; tre giorni dopo il pugile americano torna in Usa con l'intero numero di soldati.
Un colonnello sovietico ha salvato il mondo dalla Terza Guerra Mondiale grazie al suo computer
Il 26 settembre 1983 il colonnello della difesa aerea dell'Unione Sovietica Stanisalv Petrov ha salvato il mondo dallo scoppio della Terza Guerra Mondiale per caso. Il sistema di allarme nucleare di Oko aveva avvisato la centrale del lancio non previsto di un missile da parte degli Stati Uniti. Convinto del malfunzionamento della macchina, Petrov ha disobbedito al protocollo di contrattaccare.
Inizialmente celebrato per la sua decisione controcorrente, Petrov è stato però anche rimproverato dall'alto comando; l'anno successivo al fatto ha lasciato il servizio militare. Ancora oggi Petrov è conosciuto come l'uomo che ha salvato il mondo da solo.
Un uomo salva milioni di vite grazie agli anticorpi del suo sangue infetto da veleno di serpente
Per oltre sessant'anni, prima di morire all'età di 100 anni nel 2011, lo scienziato Bill Haast si è fatto iniettare nel proprio sangue ogni giorno veleno di serpente, ricco di anticorpi. Grazie ad essi Haast è riuscito a donare la vita a 21 vittime di morsi di serpente in tutto il mondo.
Nonostante il suo sangue non fosse compatibile con i morsi di varie specie di serpenti, gli anticorpi presenti nel corpo di Haast hanno dato però speranza a molte vittime. L'ossessione dello scienziato per i rettili, nata sin da bambino, è stata anche la causa del divorzio con la prima moglie.
Ragazzo della pizza salva 18 vite durante un tornado in Missouri sacrificando la propria
Christopher Lucas lavorava come manager del Pizza Hut di Joplin in Missouri quando nel 2011 un terribile tornado colpisce la cittadina americana. Accortosi in tempo del disastro naturale in corso, Christopher riesce a salvare 15 clienti e tre impiegati tenendo aperto tra le sue mani la porta della camera di refrigerazione.
La velocità del vento però era così forte che la porta vola via assieme a Christopher. Grazie al suo spirito di coraggio ed iniziativa 18 vite sono state risparmiare dalla furia del tornado. Tranne la sua.