Perché durante i matrimoni si indossa l'abito bianco? La risposta non ha a che fare con la purezza
La tradizione dell'abito bianco indossato dalle donne al matrimonio è così radicato nella cultura occidentale che, cresciuti con i valori della religione cristiana, siamo sempre stati inclini a pensare che il colore vestito dalla sposa sia legato alla purezza e alla castità.
Eppure la storia passata ci insegna che il colore bianco dell'abito da sposa nulla ha a che vedere con i valori della religione cristiana, bensì con altri eventi storici.
La verità è che il matrimonio del 1840 tra la regina Vittoria d'Inghilterra e il Principe Albert ha ridefinito per sempre l'uso e consumo dell'abito bianco per la felice cerimonia, ma con significati e connotati lontani dai dogmi della cristianità. Nonostante la storia del passato abbia documentato l'uso femminile dell'abito bianco nei matrimoni per ragioni legate al prestigio della famiglia di appartenenza e al costo elevato del tessuto per realizzarli, il colore della purezza non ha mai assunto connotati popolari radicati nella tradizione dello sposalizio.
A cambiare le carte in tavola ci ha pensato la longeva Regina Vittoria, la prima regnante ad indossare l'abito bianco al suo matrimonio con il Principe Albert e ad instillare nella popolazione europea del tempo l'idea diffusa che il colore fosse legato agli ideali cristiani di purezza.
La storia però è meno romantica e ci insegna che, nonostante nei secoli precedenti figure inglesi come la Principessa Philippa d'Inghilterra e Maria Regina di Scozia avessero indossato il bianco ai propri matrimoni contravvenendo alla tradizone, è stata Vittoria nel 1840 a creare una moda destinata a durare; oltre all'abito bianco, la regina inglese è stata anche la prima regnante a dichiarare il divieto per gli ospiti di indossare il colore della purezza della sposa. In tal modo, la monarca ha volutamente sostenuto l'industria del suo Paese, favorendo la produzione interna di pizzi e merletti.
Una moda che ha spinto negli anni successivi le donne del continente europeo ad imitare la corona di fiori e l'abito bianco in merletto di Honiton della regina, incrementando considerevolmente la produzione dell'industria britannica. Non contenta di indossare l'abito bianco di Honiton una sola volta, Vittoria ha poi riutilizzato il prezioso vestito anche in occasione dei battesimi e dei matrimoni dei suoi figli negli anni successivi. Alla sua morte, la regina inglese è stata addirittura seppellita con il suo velo da sposa.
Gli stupefacenti merletti bianchi usati dalla regina inglese hanno successivamente dato vita ad una linea di toghe battesimali utilizzate fino al 2008 nel Regno Unito, quando si è deciso di usare invece una replica degli abiti originali.
Ancora oggi la tradizione istituita dalla longeva regina di fine Ottocento continua ad andare per la maggiore, eppure proprio recentemente Kate Middleton, sposa del Principe Wiilliam, ha rotto con la tradizione invitando la sorella Pippa Middleton ad indossare anche lei un abito bianco il giorno del matrimonio reale.
Il testamento culturale della regina Vittoria è tuttavia ancora intatto, così radicato nella nostra tradizione da aver lasciato una insospettabile eredità ai posteri ben più longeva del suo pur lunghissimo regno!