Due elefanti si tengono "per mano" in segno di addio: la foto diventa virale e solleva enormi polemiche
Tra gli animali con il maggior numero di casi di cattività e maltrattamenti, gli elefanti hanno da sempre suscitato in tutti noi sin dall'infanzia grande empatia e dolcezza; un po per le loro enormi orecchie, un po per la emblematica proboscide, l'elefante è tra i mammiferi più amati di sempre.
Eppure il traffico di avorio li ha resi nella storia facile obiettivo per cacciatori e bracconieri e di conseguenza prede del diffuso fenomeno della cattività.
Quando sono tenuti in cattività, gli elefanti non hanno una vita facile; spesso allontanati dalle proprie madri o dai propri simili, soffrono la lontananza della propria specie e mal sopportano la solitudine.
Una foto virale pubblicata dall'utente Soumya Vidyadhar su Facebook mostra una coppia di elefanti che si tengono aggrappati alla propria proboscide quasi a ricordare un segnale di affetto prima che vengano separati dalla vita. Una delle conseguenze psicologiche di una possibile vita trascorsa in cattività e lontani dai propri simili.
Altro esempio è quello dell'elefante Flavia, un esemplare di mammifero di 43 anni di recente venuto a mancare nel giardino zoologico di Cordova in Spagna; arrivata allo zoo alla tenera età di soli 3 anni, Flavia ha iniziato progressivamente a soffrire di depressione a causa della separazione traumatica con la madre e sopratutto in conseguenza al lungo periodo in cui è stata tenuta in cattività.
Per chi non lo sapesse, le femmine di elefante di regola si mantengono vicine alla madre per tutta la vita, dunque la prospettiva di separarle è spesso sinonimo di una vita futura non molto felice per il mammifero. Soprattutto se dovranno poi vivere il resto dei loro giorni al di là della recinzione di uno zoo.
Nonostante i numerosi sforzi delle associazioni animaliste nel corso degli anni, nessuno di questi è stato sufficiente per fermare il dilagante fenomeno della cattività e del maltrattamento di cui molti esemplari di elefanti sono vittime ancora oggi.
Le storie raccontate dalla foto virale di Soumya Vidyadhar e dal passato dell'elefante Flavia dello zoo di Cordova devono dunque farci riflettere sullo stato attuale delle condizioni di vita di questi animali spesso umani, troppo umani.