A causa della siccità il fiume Po è quasi prosciugato e il suo letto è pieno di plastica: le immagini sono drammatiche

di Simone Fabriziani

01 Aprile 2019

A causa della siccità il fiume Po è quasi prosciugato e il suo letto è pieno di plastica: le immagini sono drammatiche

Inutile negarlo, i cambiamenti climatici degli ultimi decenni hanno trasformato per sempre alcune delle meraviglie naturali della nostra penisola, e tra le vittime maggiori delle conseguenze del "global warming" c'è il fiume Po, il più lungo tratto acquatico che scorre in Italia.

Allo stato attuale, già mesi prima del difficile arrivo della stagione estiva, il fiume del nord Italia versa in condizioni allarmanti: a causa della forte siccità è già secco e il suo letto è ricoperto di rifiuti di plastica.

via Coldiretti

Giuseppe Ungherese/Twitter

Giuseppe Ungherese/Twitter

A scatenare l'allarme preventivo è Giuseppe Ungherese con un post sul suo profilo ufficiale di Twitter che ha già fatto il giro del web. Ungherese, il responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia, ha denunciato la condizione in cui versa il fiume, sopratutto nel tratto della regione Emilia-Romagna.

Non solo la siccità è la maggiore causa di rischio per la sopravvivenza del Po, ma a peggiorare la situazione (riscontrabile anche nelle foto presenti nel tweet di Ungherese) è la coperta di oggetti di plastica che popolano il letto prosciugato del grande fiume italiano.

La grave situazione è stata denunciata anche dalla Coldiretti della regione emiliana, che ha sottolineato che i danni della siccità e del cambiamento climatico saranno enormi nei prossimi mesi, sopratutto alla luce di un innalzamento delle temperature che, poco prima della stagione estiva, porterà poche piogge e difficoltà nel già provato settore agricolo.

Una situazione drammatica ed allarmante che ci sprona a prendere decisione drastiche ed efficaci per mettere finalmente un punto all'inquinamento ambientale e allo spreco eccessivo della plastica usa e getta. E voi, siete pronti a salvare il nostro ambiente prima che sia troppo tardi?