Gli scienziati hanno creato un nuovo materiale capace di bloccare il suono, ma non l'aria o la luce
Ogni appassionato di heavy metal lo sa: se vuole provare i suoi pezzi preferiti deve rinchiudersi in una sala prove. Queste stanze permettono di alzare il volume dell’amplificatore fino alla soglia dei 120 dB senza infastidire il prossimo. Ma le sale prove sono strette e illuminate male dalla luce artificiale. E l’aria che si respira dentro è davvero viziata. Ebbene, per le nuove generazioni non sarà più così, grazie a nuovi materiali di isolamento acustico.
Un nuovo studio, condotto da alcuni ricercatori della Boston University diretti da Jacob Nikolajczyk, ha portato alla creazione di un nuovo originale materiale. Grazie alla ricerca matematica e ad una stampante 3D, è stato messo a punto il prototipo di un materiale capace di assorbire le onde sonore di qualsiasi tipo ma senza interferire con la luce e l’aria.
La ricerca è stata sviluppata grazie all'intervento dell'imprenditrice cinese Zhang Xin, amministratore delegato della SOHO China e considerata una delle cento donne più potenti del mondo. "L'idea è che ora possiamo progettare matematicamente un oggetto in grado di bloccare i suoni di qualsiasi cosa", ha dichiarato Zhang.
I ricercatori hanno dapprima calcolato le dimensioni e le specifiche che un materiale del genere avrebbe dovuto avere, poi hanno fatto alcuni test al computer. Quando i risultati dei test sono stati soddisfacenti, si è passati all’elaborazione in 3D. Al materiale è stata data dapprima una forma cilindrica, dopodiché è stato applicato ad un tubo in pvc collegato ad un amplificatore. Nikolajczyk si è detto stupito di aver constatato che, all’accensione dell’amplificatore, ben il 94% del suono era stato eliminato.
L’invenzione rappresenta un enorme passo avanti nell’insonorizzazione poiché permette di ridurre considerevolmente il rumore, garantendo allo stesso tempo all’aria e alla luce di passare.
Zhang ha dichiarato che è già in corso uno studio su come utilizzare al meglio la nuova tecnologia. Il materiale, infatti, può prendere qualsiasi forma e si sta pensando anche alla realizzazione di mattoni o piastrelle che possano andare a costituire i muri delle nostre future case. Inoltre la nuova invenzione può essere utilizzata per attutire il rumore provocato da droni, sistemi HVAC e persino dalle macchine per la risonanza magnetica.
Perciò, in un futuro non troppo lontano, potremo prendere in mano la nostra chitarra elettrica e suonare comodamente nella nostra stanza senza il rischio di infastidire gli altri o di soffrire di claustrofobia.