I fossili rivelano un nuovo inquietante dettaglio riguardo alla catastrofe che spazzò via i dinosauri

di Giuseppe Varriale

02 Aprile 2019

I fossili rivelano un nuovo inquietante dettaglio riguardo alla catastrofe che spazzò via i dinosauri

L’estinzione dei dinosauri, avvenuta a causa dell’impatto di un meteorite con la Terra, fa nascere nelle nostre menti l’immagine di uno scenario apocalittico. In molti avranno immaginato la scena: l’impatto, i detriti che si irradiano nell'atmosfera, animali di enormi dimensioni spazzati via. In realtà, secondo le recenti ricerche dei paleontologi, lo scenario fu molto più inquietante di quello che abbiamo fino ad ora immaginato.

via washingtonpost.com

Robert DePalma

Robert DePalma

65,95 milioni di anni fa il suolo terrestre venne colpito da un enorme asteroide. L’impatto fu violento e distrusse completamente parte della crosta terrestre, dando vita a quello che oggi viene chiamato il cratere di Chicxulub (largo circa 145 km), nello Yucatán, in Messico. A seguito dell’evento, eccezionali quantitativi di materiale terrestre esplosero letteralmente e ricaddero sul suolo terrestre nella forma di rocce e di infinitesime particelle di vetro fuso. Il vetro fuso si solidificò nell’acqua e gli organismi marini lo respirarono rimanendone soffocati.

Alcuni paleontologi del Nord Dakota hanno rinvenuto, nella regione denominata Formazione Hell Creek (tra Montana, Wyoming, Dakota del Nord, Dakota del Sud), fossili di pesci nelle cui branchie erano presenti sfere di vetro. Secondo le parole di Timothy Bralower, paleontologo e professore alla University of California San Diego, i ritrovamenti sono senz’altro la testimonianza di quella che viene comunemente chiamata l'estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene, durante la quale non solo i dinosauri, ma circa il 70% della fauna terrestre venne letteralmente distrutta. Secondo gli studiosi, solo gli animali che abitavano l’aria riuscirono a salvarsi.

Pixabay

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La scoperta dei fossili di Hell Creek è la testimonianza più chiara di quanto sia stata potente la collisione che la Terra subì oltre 65 milioni di anni fa. Hell Creek, infatti, dista più di 3200 km dal sito di Chicxulub. Questo vuol dire che la forza distruttiva dell’impatto non era stata nemmeno lontanamente immaginata dagli studi precedenti.

Secondo le nuove scoperte, l’impatto provocò una pioggia di vetro fuso su tutto il pianeta, insieme a terremoti di magnitudo 10 o addirittura 11. A loro volta, i terremoti diedero origine a diverse formazioni di onde Seiche (caratterizzate da una forte oscillazione avanti e indietro) su tutto il globo, alte più di 9 metri. Secondo gli studiosi, è plausibile che il meteorite abbia anche avvelenato l’atmosfera con metalli pesanti e che abbia dato vita a diverse eruzioni in tutto il mondo. L’esplosione di lava e detriti avrebbe poi oscurato il Sole e abbassato le temperature.

Quello descritto dagli studiosi appare davvero come uno scenario apocalittico, un’idea di quello che potrebbe accadere se un altro evento di questa portata dovesse affacciarsi di nuovo sulla storia del nostro pianeta.