Dare il pane agli uccelli acquatici non è un gesto d'amore: in Francia 30 cigni sono deceduti per colpa dei turisti
Nel vedere degli uccelli acquatici in riva ad un laghetto o un fiume non resistiamo alla voglia di dare loro da mangiare qualcosa, convinti che siano affamati e digiuni da chissà quanto tempo. Altre volte, portare da casa del cibo è solo una scusa per poter vedere più da vicino questi bellissimi animali.
Quello che appare a tutti gli effetti come un gesto innocente – d'altronde, che potrà mai fare loro un po' di pane – è in realtà un attentato alla vita degli animali, tant'è che ha meritato cartelli di divieto nei luoghi pubblici.
Ma perché è vietato dare il pane, o in generale il cibo da casa, agli uccelli acquatici? Una vicenda accaduta in Francia ci dà l'occasione per spiegarlo.
Ad Erstein, nell'Alsazia, circa 30 cigni sono deceduti in massa. Quella che ad una prima osservazione è sembrata come un'epidemia, si è rivelata in realtà un incidente del tutto evitabile se i turisti si fossero limitati a leggere i cartelloni affissi in riva al fiume.
Come accade spesso nei parchi e nei luoghi pubblici affacciati ad un corso d'acqua, i divieti limitano la possibilità di dare da mangiare agli uccelli acquatici. Un divieto che va decisamente in controtendenza rispetto a ciò che siamo comunemente abituati a fare e che abbiamo sempre visto fare nei film: lanciare molliche di pane ai cigni, anatre o oche per sfamarli o per farli avvicinare.
Proprio questo gesto "d'amore" nei confronti degli animali ha portato i cigni francesi al più tragico degli epiloghi.
Perché è vietato dare da mangiare agli uccelli acquatici?
Lo hanno spiegato, in occasione dell'incidente in Alsazia, i responsabili della Lega Protezione degli uccelli francese (LPO): i cigni sono deceduti a causa di un batterio che ha proliferato all'interno del loro tratto digestivo. Il batterio si sviluppa originariamente nel pane lasciato a lungo a contatto con l'acqua, che poi può essere ingerito dai ghiotti uccelli.
Gli animali acquatici, infatti, sono molto golosi di pane, non curanti dell'effetto che può avere su di loro: oltre a renderli dipendenti dagli esseri umani, il pane che viene dato loro li fa ammalare.
È facile notare uccelli acquatici con la caratteristica "ala d'angelo", una deformazione che fa piegare l'ala verso l'esterno invece di farla rimanere aderente al corpo: secondo gli studi, è causata da una cattiva alimentazione, ricca di zuccheri e carboidrati, riconducibile all'abitudine degli esseri umani di gettare in acqua pezzi di pane o di tutto ciò che hanno a portata di mano.
Come specifica la LPO stessa, non è detto che bisogna rinunciare completamente a dare da mangiare agli uccelli acquatici, anche se comunque è preferibile evitarlo:
"La fauna acquatica non ha bisogno degli uomini per sopravvivere. I cigni, le anatre e le oche sono prevalentemente erbivori. Se proprio vuoi dare loro da mangiare porta con te mais cotto, insalata verde o del grano".
Impariamo a rispettare i divieti e ad informarci: fare di testa propria può avere conseguenze nefaste, come la moria in massa di bellissimi animali!
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