Gli scienziati hanno scoperto un fungo mangia-plastica che potrebbe ripulire le nostre discariche

di Giuseppe Varriale

12 Aprile 2019

Gli scienziati hanno scoperto un fungo mangia-plastica che potrebbe ripulire le nostre discariche

La plastica viene unanimemente considerata l'indiziato principale della rovina del nostro pianeta e molti governi si stanno adoperando perché nel prossimo futuro questo materiale possa venire completamente bandito. Non c'è dubbio che, al momento, i materiali plastici siano una vera e propria piaga ambientale.

Eppure, secondo alcuni nuovi studi, non solo non ci sarà bisogno di mettere fine all'utilizzo della plastica, ma potrebbe addirittura risultare utile adoperarla: tutto questo grazie alla scoperta dell'esistenza di un fungo molto particolare.

via Yale University

liz west/Flickr

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Nel 2012, un gruppo di ricercatori della Yale University ha pubblicato, sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology, uno studio nel quale viene affermato che alcune varietà del fungo Pestalotiopsis microspora, un fungo scoperto nel 1995 nella foresta amazzonica, sono in grado di digerire e metabolizzare il poliuretano.

Ma le capacità del fungo non si riducono solo a quella di crescere su un substrato di poliuretano: perché il Pestalotiopsis può vivere anche in un ambiente scarso di ossigeno, com'è il fondo delle montagne di rifiuti delle discariche. Gli scienziati hanno perciò espresso la speranza che in futuro queste varietà di funghi possano essere adoperate al posto degli attuali centri per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

maxpixel

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Il fungo amazzonico in realtà non è l'unico ad avere l'incredibile proprietà di digerire la plastica e trasformarla in materia organica. Katharina Unger, ricercatrice della Utrecht University dei Paesi bassi, ha inserito i funghi Pleurotus ostreatus – anche detti "orecchioni" e commestibili – in tazze piene di agar, un polisaccaride usato come gelificante naturale, insieme a rifiuti di plastica. Dopo circa un mese, le radici del fungo hanno consumato e trasformato la plastica in una biomassa commestibile completamente priva di poliuretano. Il cibo ricavato dalle plastiche trasformate ha, secondo la ricercatrice, un gusto dolce con l'odore di anice o liquirizia.

Come detto nell'introduzione, il mondo scientifico si sta muovendo molto per combattere definitivamente il problema della plastica. Che sia nascosta nel magico regno dei funghi la soluzione?

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