Gli scienziati hanno ripristinato la memoria negli anziani con una stimolazione elettrica di soli 25 minuti
Ognuno di noi, a suo modo, cerca di conservare uno stato di giovinezza: c'è chi allena il fisico, chi si tiene in forma con giochi matematici, chi ancora assume quotidianamente dosi di positività.
Per quanto possa essere efficace ognuno di questi metodi, sappiamo bene che il declino della vecchiaia trova il suo centro nevralgico nel cervello: e se si trovasse un modo per contrastare il declino cerebrale con una tecnica sicura ed immediata? Gli scienziati potrebbero esserci molto vicino, sfruttando la stimolazione elettrica alternata.
I ricercatori dell'Università di Boston hanno scoperto che sottoporre il cervello a soli 25 minuti di elettrostimolazione significa invertire il declino della memoria che accompagna l'invecchiamento. "Noi possiamo farti riavere le capacità di memoria superiori che avevi quando eri molto più giovane", ha detto uno dei ricercatori.
Per giungere a tale risultato, gli studiosi hanno condotto un esperimento su 42 giovani, massimo di 29 anni, e 42 adulti di età compresa tra 60 e 76 anni. I due gruppi osservavano prima un'immagine, poi dopo 3 secondi ne visionavano un'altra e infine veniva chiesto loro di fare dei confronti con l'immagine precedente. Il gruppo più anziano ha risposto correttamente nell'80% dei casi, rispetto al 90% dei più giovani.
Durante il test, i volontari sono stati sottoposti ad una elettroencefalografia per misurare il lavoro cerebrale, ed è stato così visto che il gruppo over 60 mostrava una netta asincronia delle onde cerebrali tra la corteccia prefrontale e i lobi temporali, durante il tentativo di ricordare.
A questo punto sono stati testati gli effetti dell'elettrostimolazione di 25 minuti sulle prestazioni cerebrali, ed è stato visto che, al termine del trattamento, il gruppo di anziani pareggiava quello dei più giovan, rispondendo correttamente il 90% delle volte. Il miglioramento della memoria è risultato essere permanente fino a 50 minuti dopo la stimolazione.
L'elettrostimolazione era riuscita a riportare le onde cerebrali in sincronia e migliorare così le prestazioni di memoria. L'effetto è stato immediato e visibile non solo sul gruppo di anziani; anche i giovani sottoposti alla stimolazione mostravano un miglioramento delle funzioni cerebrali. "Queste due aree – quella prefrontale e quella temporale – tornavano a comunicare l'una con l'altra. Abbiamo risincronizzato queste regioni del cervello", affermano i ricercatori.
La scoperta della Boston University si prospetta come qualcosa di più di un rimedio al declino cognitivo: apre, infatti, alla possibilità di migliorare le prestazioni anche di un cervello completamente sano e accedere a quei super-cervelli tanto celebrati dal grande schermo.
Gli stessi ricercatori, però, ci tengono a dare un avviso che potrà sembrare banale: non provateci a casa!
La corrente elettrica alternata somministrata, infatti, è stata prodotta sulla base di precisi calcoli che hanno tenuto conto della biologia del corpo umano, nonché dell'ampiezza delle onde cerebrali di ogni individuo. La stessa stimolazione elettrica potrebbe risultare dannosa in modo permanente se non accurata.