In Italia la sua idea era troppo "avanzata": a Dubai, il bus-taxi di Tommaso sarà all'esposizione universale del 2020
Non basta essere giovane, intraprendente, con un interessante progetto nella testa e due lauree in tasca: Tommaso non è riuscito a trovare in Italia qualcuno interessato a realizzare il suo progetto che, invece, ha richiamato l'attenzione nientemeno dello sceicco di Dubai.
"Troppo futuristico" si era sentito ripetere a non finire dagli imprenditori e dalle aziende italiane, che non hanno creduto nel bus-taxi di sua invenzione. Ma il sogno di questo giovane, per fortuna, continua a Dubai, dove sarà uno dei mezzi di trasporto che permetterà ai visitatori di raggiungere l'area dell'Expo 2020.
È stato l'argomento della sua tesi di laurea: un bus che funziona come un taxi, nel senso che ti viene a prendere dove vuoi, ma che raggruppa più persone. Un modo per non intasare il traffico cittadino, pur godendo di un servizio veloce e personalizzato.
Non era in linea con la realtà delle città italiane, per questo l'idea di Tommaso, 33 anni, non ha convinto nessuna azienda italiana, alla richiesta di creare un prototipo funzionante del veicolo.
A segnare la svolta, la testardaggine del giovane e dei suoi colleghi: nessuno costruisce la nostra idea? La realizziamo noi, nel salotto di casa. Già, è iniziata proprio tra la cucina e il corridoio di casa di Tommaso l'avventura che lo avrebbe portato a Dubai.
Perfezionato il bus-taxi, l'idea è stata sottoposta all'attenzione dello sceicco di Dubai, che l'ha considerata rivoluzionaria e l'ha voluta inserire tra i progetti dedicati al trasporto cittadino del futuro dell'Expo 2020, che si terrà proprio nell'avveniristica città degli Emirati Arabi.
Il bus-taxi sarà uno dei veicoli che trasporteranno i visitatori verso l'area dedicata all'evento, avendo così modo di mostrare la sua incredibile praticità.
Ma come funziona il bus-taxi? L'utente non deve fare altro che indicare il luogo in cui vuole essere prelevato e, una volta sul mezzo, sedersi proprio dove indica l'app. Il cuore dell'invenzione è un algoritmo che incrocia i dati sulle destinazione dei passeggeri, il traffico reale e le esigenze degli utenti.
Novità assoluta è la struttura a moduli del mezzo, che si compongono e scompongono durante il tragitto, con lo scopo di portare tutti a destinazione nel minor tempo possibile.
Il resto della storia è fatta solo di grandi soddisfazioni per il team di Tommaso: dopo la conferma della partecipazione all'Expo di Dubai, è arrivato anche l'interesse di qualche azienda italiana. Al momento, è la città di Padova ad aver chiesto di iniziare dei test nel centro cittadino.