Questo datore di lavoro dà ai dipendenti un bonus di 2000 dollari da spendere in vacanze: ecco quali effetti ha avuto

di REDAZIONE

25 Aprile 2019

Questo datore di lavoro dà ai dipendenti un bonus di 2000 dollari da spendere in vacanze: ecco quali effetti ha avuto

Duemila dollari l'anno per andare in vacanza, ovunque e anche più di una volta: se lavori alla Steelhouse è possibile. Questa è la politica che Mark Douglas, Amministratore delegato della società americana di marketing e pubblicità, dal 2011 ha deciso di adottare per i suoi dipendenti.

Il funzionamento è semplice: prenoti il biglietto e ricevi il rimborso il giorno successivo. Se non puoi anticipare i contanti, utilizzerai la carta di credito aziendale. Tornato dal tuo periodo di riposo, potrai chiedere il rimborso spese alla Steelhouse, fino a un massimo di duemila dollari.

via businessinsider.com

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Inutile dire che un provvedimento come questo è basato sulla fiducia. Ricevere un bonus del genere responsabilizza i dipendenti di Douglas, che è irremovibile sull'utilizzo dei soldi. Non c'è verso, infatti, di ricevere la stessa cifra come "extra": va spesa per un viaggio e per divertirsi, a patto che non si faccia nulla di illegale.

Una generosità del genere potrebbe far pensare che i dipendenti della Steelhouse siano incentivati a essere pigri e poco produttivi. Al contrario: come spiega Douglas, la produttività è più alta che mai. Negli ultimi tre anni, solo cinque dipendenti su 250 si sono licenziati, tre dei quali per ragioni non legate al lavoro in senso stretto.

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Il fatto che poi la maggior parte dei membri del team sia under 30 favorisce l'entusiasmo per questo provvedimento e mira, secondo Douglas, a incentivare future politiche del genere nelle aziende che un giorno potranno creare i suoi dipendenti. Lo stesso Ceo della Steelhouse, infatti, è stato ispirato a promuovere questa politica aziendale da sue precedenti esperienze di lavoro.

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Un incoraggiamento reale alla vacanza, dunque, che in un primo momento ha lasciato increduli gli impiegati della ditta. Secondo le statistiche, infatti, circa il 40% degli americani tende a non sfruttare a pieno le ferie pagate, temendo qualche ripercussione sul lavoro.

È proprio questa tendenza che Douglas, nel suo piccolo, vorrebbe invertire, auspicando che il suo modello possa essere preso in considerazione da altre aziende. Dipendenti più riposati significa dipendenti più produttivi, più motivati a lavorare giorno dopo giorno. Basterebbe ampliare le prospettive e uscire un po' dagli schemi tradizionali per rendersene conto.