Lotta alle bottigliette usa e getta: ecco le sfere d'acqua commestibili che ci aiuteranno a salvare l'ambiente
Quando in città vengono organizzati un concerto, una manifestazione sportiva o un evento di qualsiasi altro tipo, la prassi prevede che le persone si lascino dietro un tappeto di rifiuti, in particolare bottigliette di plastica usa e getta, molto usate per permettere a grandi masse di persone di dissetarsi. Il risultato è che, se da una parte i grandi eventi sono un toccasana per l'economia e la socialità di una metropoli, finiscono per essere un disastro dal punto di vista dell'inquinamento ambientale.
A questo problema hanno cercato di porre rimedio tre ingegneri, Rodrigo García González, Guillaume Couche e Pierre Paslier, che hanno messo a punto una nuova generazione di "bottiglie" che non contengono traccia di plastica.
via Ooho! the edible water bottle
Questo rivoluzionario prodotto si chiama Ooho, e non è altro che una sfera commestibile contenente acqua (o qualsiasi liquido dissetante). L'involucro è fatto di alghe marine e cloruro di calcio, e pertanto può essere ingerito insieme al suo contenuto. E se anche lo si volesse gettare via, l'impatto sarebbe comunque minimo: Ooho si biodegrada infatti nell'arco di 4-6 settimane.
Se pensiamo che la plastica usa e getta resta nell'ambienta anche per 400 anni, comprendiamo subito la portata dell'invenzione, che è fenomenale anche dal punto di vista della produzione, comportando un dispendio energetico (e un costo) molto inferiore rispetto a quello necessario per produrre la PET.
Questa nuova frontiera dell'idratazione durante i grandi eventi sta prendendo piede in molte situazioni di massa, ed è arrivata anche alla maratona di Londra. Qui gli atleti si sono potuti dissetare con queste pratiche e curiose sfere gelatinose, riducendo di molto la quantità di plastica utilizzata nell'evento (che non è stata pari a zero, ma molto più controllata rispetto alle altre edizioni).
Adesso il piano è rendere le sfere sempre più economiche e reperibili, in modo da utilizzarle non solo nei grandi eventi, ma anche in situazioni più quotidiane. Speriamo di vederle presto in circolazione!