La canapa è la nuova quercia: ecco perché il "legno di canapa" può rivoluzionare l'edilizia
Negli ultimi tempi sentiamo spesso parlare dell'utilizzo terapeutico della canapa, una pianta efficace nel trattamento di molte sintomatologie che però soffre ancora di un potente stigma a livello sociale. I suoi impieghi possibili sembrano però andare molto oltre la medicina, e sconfinano anche nell'edilizia.
Ne sa qualcosa Greg Wilson, un imprenditore statunitense che ha deciso di mettere in piedi un impianto di produzione dedicato al "legno di canapa", la Fibonacci LLC.
via returntonow.net
Wilson è stato uno dei pionieri dell'utilizzo del legno di bambù nell'industria delle costruzioni, applicando dei metodi appresi dall'industria cinese; parallelamente ha creato un'altra impresa - SmartOak - specializzata nella lavorazione di tronchi altrimenti destinati alla creazione di trucioli. Proprio mettendo insieme tutte le esperienze e le conoscenze apprese in queste due iniziative imprenditoriali, Wilson si appresta ad aprire in Kentucky un'industria da 6 milioni di dollari, che sfrutterà i quasi 200 kmq che in quella regione sono già destinati alla coltivazione della canapa.
Il prodotto, chiamato "HempWood", è realizzato con fibre di canapa compresse, tenute insieme da una colla a base di soia. Con esso verranno realizzati pavimenti, tavole, travi, e tutto ciò che è di solito incluso nella lavorazione del legno.
Il prodotto assomiglia moltissimo al legno di quercia, ma è addirittura il 20% più resistente e soprattutto ha un costo nettamente inferiore, poiché la canapa matura in soli 6 mesi. Questa tecnologia contribuirà a salvare milioni di alberi di quercia, la cui richiesta è sempre altissima ma la velocità di crescita e rigenerazione decisamente limitata.
L'esperienza di Wilson ci ricorda anche quanto le istituzioni possano giocare un ruolo chiave nella promozione dell'innovazione: la sua azienda infatti ha potuto beneficiare di molti incentivi statali, sia per l'acquisto dei macchinari che per l'assunzione del personale. Non solo gli esperti del settore, ma anche le istituzioni stesse, sono convinti che il legno di canapa sarà uno dei protagonisti dell'edilizia del futuro. A beneficio - anche - delle povere querce.