Il fatto che gli uomini non riescano mai a trovare le cose potrebbe avere una spiegazione scientifica data dall'evoluzione

di REDAZIONE

08 Maggio 2019

Il fatto che gli uomini non riescano mai a trovare le cose potrebbe avere una spiegazione scientifica data dall'evoluzione

Quelle di mariti, figli o fidanzati che chiedono a mogli, madri o compagne dove sia finito un oggetto che magari è proprio lì davanti a loro è probabilmente una delle scene casalinghe più tipiche che possano capitare (con la complicità, c'è da dirlo, di una certa "pigrizia" di origine culturale).

Piccole, grandi, vicine o lontane che siano, le cose "introvabili" sembrano davvero invisibili per gli individui di genere maschile. E, nonostante tutte le discussioni, le critiche o la scarsa sopportazione che questi atteggiamenti possono suscitare, è giunto il momento di dare una spiegazione scientifica al fenomeno.

via nationalgeographic.com

Il fatto che gli uomini non riescano mai a trovare le cose potrebbe avere una spiegazione scientifica data dall'evoluzione - 1

Il perché dell'incapacità cronica dei maschi a trovare oggetti in casa ha addirittura origini preistoriche.

Gli uomini, infatti, hanno una "visione periferica" meno sviluppata delle donne. Grazie a essa è possibile percepire con lo sguardo cose che si trovano al di fuori del nostro campo visivo diretto, senza dover necessariamente girare la testa.

Secondo gli studi condotti, le donne sono in grado di vedere bene ciò che le circonda fino a 45 gradi al centro del loro campo visivo, e possono arrivare - in casi estremi - a 180 gradi. Per gli uomini, invece, già a 45 gradi la visione è sfocata. 

Il fatto che gli uomini non riescano mai a trovare le cose potrebbe avere una spiegazione scientifica data dall'evoluzione - 2

La maggiore capacità visiva periferica delle donne è, con buone probabilità, un'eredità delle epoche preistoriche. Le abitudini sociali dei nostri antenati, infatti, assegnavano alla parte femminile compiti di approvvigionamento di cibo e difesa delle abitazioni, dei campi e dei figli. I maschi, invece, si dedicavano principalmente alla caccia, e dovevano essere in grado di scorgere una preda anche a notevole distanza. 

Da qui, la maggiore capacità femminile di "abbracciare con lo sguardo", contrapposta all'abilità di vedere in lontananza e di fronte tipicamente maschile. Evitate però di prendere lo studio troppo alla lettera: una cosa è la "predisposizione di stampo preistorico", un'altra è la pigrizia di non voler cercare a fondo!