Condizionatori che catturano Co2 e producono carburante: grazie a una ricerca tedesca può diventare realtà
Quando il caldo si fa sentire, nei luoghi pubblici e nelle nostre abitazioni è quasi d'obbligo, per chi può, utilizzare un condizionatore. I macchinari rinfrescanti sono spesso una vera salvezza nelle giornate estive particolarmente torride. Il loro impatto sull'ambiente, però, non è indifferente.
La massiccia richiesta di energia elettrica che serve a farli funzionare, infatti, ha come inevitabile conseguenza l'aumento dell'immissione di gas nocivi nell'atmosfera.
Come convertire, allora, l'energia richiesta dai condizionatori in qualcosa di utile?
Se lo sono chiesto i ricercatori del Dipartimento di Chimica dell'Università di Toronto, che hanno collaborato con quelli del Karlsruhe Institute of Technology, in Germania, conducendo una ricerca - pubblicata sulla rivista Nature Communications - su un sistema di recupero energetico davvero innovativo.
Tramite uno speciale filtro applicato ai motori dei sistemi di aria condizionata, si potrebbero catturare il diossido di carbonio e l'umidità dell'aria e successivamente, tramite un elettrolizzatore, scomporre le molecole di acqua per ottenere idrogeno (da H2O a H2).
Queste molecole, combinate con la CO2, potrebbero dar vita a idrocarburi combustibili, da utilizzare per far muovere veicoli.
Le stime degli studiosi ci dicono che, se questo innovativo procedimento venisse applicato in maniera corretta e diffusa, le quantità di carburanti che potremmo ottenere sarebbero davvero notevoli: fino a 4000 tonnellate l'anno per un solo grattacielo.
Un sistema che possa produrre carburanti in questa maniera è già in fase di studio. L'obiettivo è quello di ottenere idrocarburi per convertire i veicoli e renderli a emissioni zero. Nonostante sia ancora in via di sviluppo, è indubbio che un progetto del genere apra nuovi e interessanti orizzonti sulla possibilità concreta di ridurre la CO2 nell'aria, producendo allo stesso tempo beni riutilizzabili e commercializzabili.
In futuro, quindi, utilizzare un condizionatore e far muovere un veicolo potrebbero far parte dello stesso processo: uno scenario davvero auspicabile ed ecosostenibile.