Germania: apre la prima autostrada elettrica che permette ai camion di ricaricarsi in movimento
Camion come treni o filobus. Questo è ciò che viene in mente guardando le immagini dei primi 10 km della "eHighway" aperta ieri in Germania nei pressi di Francoforte, sull'autostrada A5.
Si chiama Elisa (acronimo di Electrified, Innovative Heavy Traffic on the Autobahn) ed è un progetto rivoluzionario di mobilità elettrica di cui è iniziata la sperimentazione pratica sulle autostrade tedesche, in mezzo al traffico reale.
I camion ibridi, attaccandosi a specifici cavi aerei a corrente continua da 670 volt, simili a quelli dei treni, possono caricare le loro batterie mentre sono in movimento, riducendo anche la loro potenza di marcia.
Una "magia" elettrica che avviene grazie a speciali barre conduttrici montate sui tetti delle cabine degli autotreni che, per beneficiare della ricarica in movimento, non devono superare i 90 chilometri orari di velocità.
Quando sono collegati, i grandi camion marciano in modalità "full electric", mentre quando si staccano dai cavi sospesi, tornano ai loro motori ibridi.
Questa "autostrada elettrica" per mezzi pesanti potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione ecologica. Secondo il Ministero dei Trasporti tedesco, infatti, fino all'80% del traffico pesante nazionale potrebbe presto diventare elettrificato e a emissioni zero.
Un traguardo auspicabile, specie nell'ottica di offrire una rete di "eHighway" il più capillare possibile, magari utilizzata per collegare i porti marittimi con le grandi città.
A questo proposito, altri due tratti di autostrada elettrica sono già in costruzione: uno si trova nel nord della Germania, nello Schleswig-Holstein, mentre l'altro nel sud-ovest del Paese, precisamente nella zona del Baden-Württemberg.
Lo speciale tratto di strada elettrificata aperto a Francoforte è costato al Governo tedesco 14 milioni di euro, e sarà in prova fino al 2022. In questo periodo, si analizzeranno costi e dati su inquinamento e risparmio energetico.
La realizzazione, invece, è stata affidata alla Siemens e ha visto collaborare anche Scania e Volkswagen. Proprio da Siemens hanno fatto sapere che strutture del genere potranno far risparmiare ai camion ibridi circa 20000 euro di carburante ogni 100000 chilometri percorsi.
Grandi speranze e notevoli ambizioni, dunque, per un progetto che aiuterà la Germania a raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2020, del 55% entro il 2030 e fino al 95% entro il 2050.
Sono le tecnologie come questa che fanno ben sperare in un futuro più attento alla sostenibilità e alla qualità dell'aria.