Levi Strauss ha ideato un nuovo tessuto in canapa che non ci farà rimpiangere il cotone
Tutti conoscono il notissimo marchio, associato soprattutto ai jeans, della Levi Strauss & Co. L'azienda è, infatti, leader del settore dell'abbigliamento quasi dalla sua fondazione, avvenuta nel 1853 a San Francisco (California).
Da allora, l'azienda non ha mai smesso di migliorare i suoi prodotti. Il percorso di evoluzione è tuttora in atto, soprattutto grazie a Paul Dillinger, attuale vicepresidente della Levi's. Dillinger è infatti giunto a realizzare capi in canapa.
A marzo 2019, Levi's ha intrapreso una collaborazione con Outerknown che prevede la realizzazione e la messa in commercio di due pantaloni e una giacca composti per il 31% in canapa (il restante 69% è in cotone). Dillinger si è detto entusiasta per l'innovazione. La canapa, infatti, permette di realizzare dei capi in maniera ecosostenibile. Secondo i dati diffusi dallo Stockholm Environment Institute (SEI), per la realizzazione di un capo in cotone occorrono in media 3.781 litri di acqua dolce; la quantità di acqua impiegata per lo stesso capo in canapa è invece 2.655 litri (circa il 30% in meno).
Ovviamente, la canapa presenta anche alcune difficoltà. Infatti, a differenza delle fibre di cotone, le fibre di canapa non sono piccole e facilmente modellabili ma lunghe, ruvide e meno malleabili. Tuttavia, attraverso vari tentativi, Dillinger è riuscito a sviluppare un tessuto in canapa più morbido e ruvido quanto un qualsiasi tessuto in cotone. Come ci è riuscito? Utilizzando ancora meno acqua del previsto.
Secondo le parole del vicepresidente di Levi's, questa è la strada da imboccare se si vuole salvare il pianeta. Dillinger ha infatti dichiarato che l'idea della sua azienda è quella di creare, entro cinque anni, un capo interamente in canapa che non faccia rimpiangere il cotone e che sia comunque trendy. La moda, infatti, non ha bisogno di distruggere la Terra e l'ecosostenibilità non ha alcuna necessità di essere scomoda o fuori moda, ha asserito Dillinger.