Una magnifica statua di Buddha di 600 anni fa riemerge dalle acque di un lago
A volte, la storia ricompare davanti a noi quando meno ce lo aspettiamo.
È stato questo il caso della statua di un Buddha risalente a circa 600 anni fa, venuta alla luce in Cina, durante dei lavori per la manutenzione di una centrale idroelettrica.
Ci troviamo nella riserva di Hongmen, precisamente nella parte orientale del Paese, proprio lì dove, in antichità, sorgeva la città di Xiaoshi, di cui si sono perdute le tracce.
https://www.youtube.com/watch?...
Si riteneva perduta anche l'imponente scultura di 3,8 metri che, a causa dell'abbassamento di dieci metri del livello delle acque del Lago Zuixian, ha fatto la sua comparsa tra lo sconcerto di chi si trovava sul posto.
Archeologi e ricercatori locali hanno stimato che questa magnifica opera d'arte sia stata sommersa nel 1958, proprio per favorire la realizzazione del serbatoio idrico. Alcune persone del luogo, a questo proposito, la ricordano ancora quando era visibile.
Come ha spiegato Xu Changqing, Direttore dell'Istituto di Archeologia della Provincia di Jiangxi, a quell'epoca non si è tenuto conto del valore culturale di un'opera del genere, e si è proceduto senza troppi scrupoli al riempimento del bacino.
L'archeologo ha poi reso noto che sotto la statua, scolpita in una parete di roccia, è stata scoperta la base di una sala di 165 metri quadrati con alcune iscrizioni, elementi che potrebbero testimoniare l'antica presenza di un tempio.
Sempre stando alle ricostruzioni, la dinastia Ming, che ha governato la Cina dal 1368 al 1644, avrebbe posto la statua (e il tempio) proprio in quel luogo per proteggerlo dalla forza dei due fiumi che lì confluiscono.
La natura, tuttavia, ha agito a sua volta da protettrice per la scultura, preservandola dal deterioramento, dall'inquinamento e da possibili danni che avrebbe potuto subire fuori dall'acqua.