Addio alle bottigliette di plastica in questo liceo di Parma: a scuola si usano borraccia e distributore d'acqua
Il problema dell'inquinamento derivante dalla plastica e delle possibili soluzioni per limitarne l'uso e lo spreco è ormai un argomento all'ordine del giorno anche in Italia.
Le riflessioni e le sensibilizzazioni sul tema sono oggi positivamente diffuse, in un momento storico in cui intervenire subito per arginare grossi problemi futuri è diventato fondamentale.
La situazione è critica, e sono in molti a rendersene conto. A cominciare dai giovani che, nella maggioranza dei casi, sembrano aver recepito alla perfezione il problema, e spesso propongono soluzioni davvero innovative, come è successo in un liceo di Parma.
Al Giacomo Ulivi, istituto superiore scientifico, un gruppo di studenti ha addirittura formato una start-up nell'ambito delle attività previste dal Ministero per l'alternanza scuola-lavoro.
Il gruppo di lavoro si chiama "Plastophobic", e già dal nome se ne comprendono gli intenti.
Partendo dal fatto che il problema dell'inquinamento da plastica è costantemente presente intorno a noi, quasi in ogni cosa che compriamo e che utilizziamo, i ragazzi di Parma si sono chiesti come arginarlo nell'ambiente che frequentano tutti i giorni, ossia la scuola.
Liceo Scientifico Giacomo Ulivi
I liceali, allora, si sono messi all'opera in maniera strutturata e analitica. Tramite sondaggi e ispezioni nelle aule, hanno individuato il più grande nodo da risolvere: l'enorme quantità di bottigliette d'acqua comprate e gettate, spesso nemmeno finite.
Abitudini radicate negli studenti - e non solo - che senza dubbio non sono salutari per l'ambiente. L'inquinamento da plastica, infatti, spesso si alimenta proprio con l'usa e getta che caratterizza le cose fatte di questo materiale.
I ragazzi del Liceo Ulivi, allora, hanno deciso di intervenire direttamente sulla necessità del riuso.
Con il coordinamento dell'impresa sociale InventoLab e il patrocinio della Davines, ecco l'idea: distribuire per meno di 10 euro a tutti gli studenti una borraccia personalizzata, con il logo del Liceo, da riempire ad appositi distributori d'acqua installati nella scuola.
Risparmio, riuso e niente sprechi d'acqua. In una parola: sostenibilità allo stato puro.
Il progetto di Plastophobic ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell'Ambiente ed entrerà nella fase operativa nei prossimi mesi, quando verranno eliminati anche bicchierini di plastica e cucchiaini per il caffè e le altre bevande calde, e sostituiti con altri fatti di materiali ecologici.
Un esempio virtuoso questo di Parma, che indubbiamente andrebbe seguito e fa ben sperare in un futuro fatto di consapevolezze sempre maggiori sul tema dell'inquinamento.
Tuttavia, il fatto che il Liceo Ulivi sia una delle due sole scuole plastic-free in tutta Italia ci dice che la strada da percorrere, in questo senso, è ancora lunga.