Il primo a scoprire la penicillina non fu Fleming, ma un medico italiano di cui quasi nessuno conosce il nome

di Giuseppe Varriale

30 Maggio 2019

Il primo a scoprire la penicillina non fu Fleming, ma un medico italiano di cui quasi nessuno conosce il nome

La penicillina è il più famoso antibiotico esistente. È prodotto da un particolare fungo, il Penicillium chrysogenum, da cui deriva anche il nome. La storia della medicina ha assegnato ad Alexander Fleming la scoperta di questo potente medicinale, tuttavia, come spesso accade nella storia delle scoperte, qualcuno aveva anticipato Fleming. Stiamo parlando dell'italiano Vincenzo Tiberio; ebbe, infatti, la stessa arguzia del medico britannico, ma decisamente molta meno fortuna.

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Vincenzo Tiberio nacque a Campobasso in Italia nel 1869. Conclusi gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Napoli. Proprio a Napoli il giovane studente scoprì, per la prima volta nella storia, il potere battericida delle muffe.

I parenti di Tiberio avevano un pozzo dal quale recuperavano l'acqua da bere; l'allora studente notò che, ogni volta che il pozzo veniva pulito dalle muffe, i suoi parenti incorrevano in infezioni gastriche e intestinali, e fu così che iniziò a raccogliere e studiare funghi e muffe nel laboratorio universitario. Poco dopo, intraprese anche i primi esperimenti sui topi; dopo averle fatte ammalare, Tiberio iniettava nelle cavie gli estratti delle muffe e in qualche giorno, gli animali guarivano.

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I suoi studi suscitarono poco interesse nell'ambiente universitario, così Tiberio dovette aspettare di laurearsi per pubblicare la sua ricerca. Nel 1895, negli Annali di Igiene sperimentale, fece la sua comparsa lo studio intitolato "Sugli estratti di alcune muffe", proprio la ricerca di Tiberio. Purtroppo per il medico italiano, l'Italia era allora in un'epoca di transizione e le sue riviste erano poco conosciute e fu così che lo studio venne totalmente accantonato.

Nel 1928, ben 33 anni dopo, Fleming utilizzò le muffe per approdare alle stesse conclusioni del medico napoletano, ma le ricerche di Fleming, a differenza di quelle di Tiberio, ebbero un enorme successo.

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Grazie a Fleming, la penicillina entrò a far parte dell'armamentario medico dei soldati inglesi della Seconda Guerra Mondiale a cavallo tra il 1942 e il 1943, per poi approdare in ogni farmacia del mondo. Il medico inglese venne insignito, alla fine della guerra, del premio Nobel per la Medicina. In quanto a Tiberio, deluso dalle incomprensioni, abbandonò la ricerca accademica e si arruolò nella Marina Militare. Nel 1915, quando ancora era lontana la scoperta di Fleming, scomparve a causa di un infarto.  

Un racconto vero nascosto nelle pieghe del tempo e dei misteri della Storia che non può far altro che farci riconsiderare quello che fin troppo spesso leggiamo passivamente sui polverosi libri di testo, e che uno studio più approfondito può riportare in luce in maniera insospettabile!