Trovato materiale extraterrestre fra le montagne del Sudafrica: la scoperta ci dice molto sulle origini della vita
Incontri "rocciosi" del terzo tipo. Parafrasando il titolo del kolossal fantascientifico di Spielberg, potremmo descrivere così l'esperienza vissuta in Sudafrica da un gruppo di scienziati del Centre for Molecular Biophysics di Orléans.
Mentre stavano compiendo degli studi sui sedimenti vulcanici nel Josefsdal Chert, nella regione delle Makhonjwa Mountains, i ricercatori francesi hanno prelevato dei campioni di roccia dalla provenienza molto particolare.
Al loro interno, gli strumenti degli scienziati presenti sul posto hanno registrato dei segnali anomali, originati per l'esattezza da residui di materiale organico insolubile.
Le caratteristiche del materiale prelevato lo hanno fatto subito collegare a una provenienza extraterrestre. Proprio così: il carbonio insolubile trovato in quelle rocce, risalente a 3,3 miliardi di anni fa, sarebbe un preciso segnale di impatti meteoritici avvenuti quando la vita sulla Terra era ancora in fase di formazione.
La "pioggia" di materiale extraterrestre potrebbe aver quindi contribuito alla formazione della vita sul nostro Pianeta. La scoperta, pubblicata e descritta nella rivista Geochimica et Cosmochimica Acta, indica chiaramente che le rocce provenienti dallo spazio si siano mescolate nell'atmosfera con ceneri vulcaniche terrestri.
Da questa combinazione, i residui di carbonio alieno sarebbero stati portati giù sulla superficie del nostro Pianeta, per poi sedimentarsi nel sottosuolo, proprio lì dove sono stati trovati.
È stato possibile arrivare a queste deduzioni grazie a due segnali anomali registrati all'interno del carbonio extraterrestre. Il primo riportava a un gruppo di meteoriti dalla composizione chimica "antica" (condriti carbonacee); l'altro invece era originato dall'entrata di oggetti spaziali nella nostra atmosfera (detti meteoriti spinelli).
La formazione e l'origine esatta di queste rocce rimangono in ogni caso piuttosto oscure e difficili da definire. Questo perché gli scienziati sono sicuri che il materiale scoperto sia di provenienza vitale aliena, ma mescolato a materie del Pianeta che ci ospita.
La scoperta quindi pone un affascinante quesito su quale processo vitale - e da dove - abbia spedito, agli albori terrestri, i residui di carbonio nella nostra atmosfera e nel territorio sudafricano, contribuendo a far nascere le forme di vita da cui proveniamo anche noi.