Gli impianti cerebrali potrebbero rendere obsoleto l'apprendimento già tra 20 anni

Lorenzo Mattia Nespoli image
di Lorenzo Mattia Nespoli

03 Giugno 2019

Gli impianti cerebrali potrebbero rendere obsoleto l'apprendimento già tra 20 anni

Un motore di ricerca costantemente presente nella nostra testa, da attivare soltanto con un semplice pensiero. Fantascienza? No, possibile realtà.

Fra 20 anni, l'intelligenza artificiale potrebbe permetterci di avere una "dotazione" cerebrale del genere, che sostanzialmente potrebbe rendere obsoleto e inutile qualsiasi apprendimento. Uno scenario che sicuramente abbiamo già visto nel visionario film "Matrix", ma che potrebbe diventare effettivamente parte della nostra quotidianità. Vediamo perché.

via Dailystar.co.uk

deepack pal/Flickr

deepack pal/Flickr

Tutte le informazioni necessarie al nostro lavoro, alla nostra istruzione e, più in generale, alla nostra quotidianità, potrebbero venirci "impiantate" direttamente nel cervello. Basterebbe solo pensare a come si traduce una parola o in che anno è avvenuto un determinato evento e la risposta sarebbe già pronta nella nostra testa.

Detto così sembra un po' inquietante, ma gli esperti di intelligenza artificiale lo confermano. In un'intervista, l'Amministratore delegato e fondatore di Fountech.ai Nikolas Kairinos, si è soffermato proprio sugli enormi progressi compiuti nell'ultimo periodo in questo campo.

Matrix/Warner Bros

Matrix/Warner Bros

In circa 5 anni, secondo Kairinos, sono stati compiuti più passi avanti che in 50. Questo porterebbe a pensare che, in un futuro non molto lontano, potrebbe essere verosimile sviluppare e implementare dei "Google da testa" da inserire nei cervelli.

Per l'esperto di IA, sarà una grossa rivoluzione per l'umanità intera, un progresso tecnologico in grado di migliorare concretamente la vita di ognuno.

Potremo così imparare e sapere tutto senza bisogno di fare alcuna ricerca, studiare o leggere libri. Siamo proprio sicuri, tuttavia, che si tratti davvero di un passo avanti? Chissà, magari lo scopriremo fra vent'anni...