Il farmaco anti-invecchiamento che elimina le cellule anziane supera a pieni voti il primo test sull'uomo
Eliminare cellule invecchiate per favorire una senilità "buona". Così, in sintesi, potremmo riassumere quello che i ricercatori dell'Università del Texas di Austin stanno cercando di fare.
Portando avanti una vera e propria battaglia per la longevità, Nicolas Musi, membro del team che sta conducendo gli studi, si è detto fiducioso sulla scoperta e l'utilizzo di nuovi metodi per prevenire le malattie derivate dall'invecchiamento, rendendo più sana la vecchiaia.
Sembra fantascienza, ma non è così. Lo studio, sebbene ancora agli stadi iniziali, sta dando risultati promettenti. Vediamoli nello specifico.
Musi e i suoi colleghi hanno trattato 14 pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica con una combinazione di farmaci in grado di eliminare le cellule invecchiate.
Queste cellule, definite "senescenti", sono incapaci di riprodursi, ma ancora in grado di produrre segnali chimici, che i ricercatori collegherebbero ai processi di invecchiamento.
Durante le tre settimane di test, i pazienti hanno assunto varie dosi dei farmaci sviluppati da Musi e gli altri e, alla fine del processo, hanno mostrato progressi difficilmente immaginabili con farmaci standard nella stessa quantità di tempo.
Le sostanze si chiamano dasatinib e quercetina, e non hanno dato particolari o gravi effetti collaterali. I segni di miglioramento sono stati evidenti, tanto da spronare i ricercatori a verificare in maniera capillare se questa combinazione di farmaci possa dimostrarsi efficace come terapia anti-invecchiamento.
Il team di scienziati si è detto molto entusiasta di quanto verificato. Per questo motivo, sebbene gli studi siano appena iniziati, si cercherà di capire se un trattamento di questo tipo potrebbe essere esteso anche a chi non soffre di patologie gravi, per aiutarlo a invecchiare nel migliore dei modi.
Source: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30616998