I veterinari trovano un cervo con 4 chili di plastica nello stomaco: la colpa è tutta dei turisti incivili
Le conseguenze dell'inquinamento ambientale sono divenute nel tempo così serie e pressanti che oramai le news giornaliere ci riempiono occhi ed orecchie di eventi e contesti legati all'uso e allo spreco di plastica, la maggiore causa di inquinamento del nostro pianeta Terra. A soffrirne non è soltanto l'essere umano, ma anche l'habitat delle specie animali che popolano la nostra casa comune. La storia vera che ha coinvolto questo cervo ha dell'incredibile.
L'accaduto ha avuto luogo nel Parco Naturale di Nara, ad est della città giapponese di Osaka, dove gli splendidi esemplari dei cervi, considerati sacri per la religione nazionale shintoista, vengono custoditi all'interno della riserva del Paese. Ma l'enorme afflusso di turisti è la causa maggiore del cambio di "dieta" e di comportamento di questi splendidi mammiferi.
La Nara Deer Park Association ha rivelato che, dal marzo 2019 ad oggi, almeno otto cervi sono deceduti per motivi sconosciuti, così come è accaduto il 24 maggio dello stesso anno ad un esemplare femmina di 17 anni, già precedentemente malnutrito e debole; quando i medici veterinari della riserva hanno eseguito l'autopsia, non hanno voluto credere ai loro occhi...
Il cervo aveva nel suo stomaco circa 4 chili di plastica che aveva ingerito e non era riuscito a digerire!
Un risultato che ha messo subito in guardia le autorità del Parco di Nara e ha sollecitato l'enorme numero di turisti che ogni anno lo popolano di non munirsi di cibo in sacchetti di plastica non degradabile e soprattutto di non dare cibo che non sia sicuro ai cervi; questi preziosi animali possono solo nutrirsi di senbei (delle gallette di riso tipiche del Giappone) o di particolari cracker ecologici destinati a questi animali. Per ovviare alla difficoltà di smaltire i rifiuti lasciati dai turisti nell'area del Parco affinché i cervi non ingeriscano anche solo accidentalmente le plastiche portate dal di fuori, le autorità stanno già incoraggiando l'uso di appositi sacchetti ecologici per nutrire gli animali sacri per la nazione asiatica.
Una triste storia che ci mette ancor più in guardia sulle conseguenze silenziose dell'inquinamento ambientale causato dall'utilizzo e dello spreco delle micro-plastiche, che sta riempiendo il nostro pianeta Terra di immondizia e che sta mettendo a durissima prova l'esistenza degli habitat naturali della straordinaria varietà della fauna che li popola.