Scoperto il fungo che "mangia" il poliuretano: dalla natura un aiuto contro l'inquinamento

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di Lorenzo Mattia Nespoli

28 Giugno 2019

Scoperto il fungo che "mangia" il poliuretano: dalla natura un aiuto contro l'inquinamento

Il problema dell'inquinamento da plastica è una realtà con cui purtroppo dobbiamo imparare a fare i conti, giorno dopo giorno. Gli oggetti fatti di questo materiale sono moltissimi, così come i loro impieghi. Non utilizzarli è praticamente impossibile.

Se non smaltita e riciclata a dovere, purtroppo la plastica tenderà sempre di più a rimanere un elemento inquinante che difficilmente potrà scomparire. Per le sue caratteristiche chimiche, infatti, i tempi di degrado sono lunghissimi, specie in alcuni casi. La ricerca di soluzioni e la sensibilizzazione vanno avanti da anni, ma c'è anche chi è riuscito a trovare soluzioni alternative e molto originali.

Un gruppo di studenti del Dipartimento di Biofisica molecolare e Biochimica dell'Università di Yale, in questo senso, ha scoperto qualcosa di davvero particolare.

via Applied and Environmental Microbiology

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Durante un viaggio nella Foresta Amazzonica dell'Ecuador alla ricerca di organismi endofiti (cioè quelli che vivono in simbiosi nei tessuti delle piante senza farle ammalare), gli scienziati statunitensi hanno scoperto un fungo che svolge un compito molto... green.

Si chiama Pestalotiopsis Microspora ed è un particolare fungo presente in natura che riesce ad attaccare addirittura il poliuretano. Questo materiale è un polimero plastico particolarmente resistente, utilizzato in molteplici contesti, che si decompone in modo spontaneo nel giro di centinaia di anni.

Sedili, tubi, imbottiture, imballaggi: il poliuretano è praticamente ovunque, ma con questo fungo la sua permanenza nell'ambiente potrebbe essere ridotta, e di molto.

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Ciò che differenzia il Pestalotiopsis dagli altri funghi in grado di "aggredire" la plastica è che può farlo anche in ambienti anaerobici, dunque senza ossigeno. Questo vuol dire che, potenzialmente, potrebbe crescere e proliferare anche in luoghi come fondi di discariche, dando un aiuto fondamentale a degradare più velocemente le inquinanti materie plastiche.

I benefici e i vantaggi di questo utile organismo naturale scoperta sono stati descritti dal team di scienziati di Yale in un articolo pubblicato sulla rivista Applied and Environmental Microbiology. I ricercatori hanno fatto sapere che sono riusciti a isolare l'enzima che il fungo usa per sciogliere il legame del poliuretano, la serina idrolasi.

Non resta che augurarsi una sua diffusione più capillare, che riesca a contrastare la permanenza di plastiche ultra-resistenti che finirebbero sicuramente per aggravare la situazione dei molti ecosistemi già colpiti dall'inquinamento.

Source:

https://yalealumnimagazine.com/articles/3303-a-fungus-that-eats-polyurethane