Gli scienziati sciolgono un blocco di ghiaccio millenario e risvegliano dei vermi da un "sonno" di 41.000 anni
Risvegliarsi da un luno sonnellino dopo centinaia di migliaia di anni? Sarebbe il sogno di tutti per una vita eterna che ci permetterebbe di assistere al futuro con occhi sicuramente differenti. Materia che per secoli è stata dominio della fantascienza, ma che ora con le più rivoluzionarie scoperte scientifiche sembra poter diventare realtà...Almeno per dei vermi millenari intrappolati dall'età primordiale in un blocco di giacchio antichissimo.
Il team di scienziati dell'Università del Tennessee capitanato dalla dottoressa Tatiana Vishnivetskaya aveva deciso di intraprendere una missione di ricerca in Siberia tentando di sciogliere parte del permafrost millenario e poi analizzarlo per vedere la reazione chimica alle temperature più elevate. Quello che hanno poi scoperto analizzando i microbi, nello sbigottimento generale, potrebbe cambiare drasticamente la percezione scientifica del cosiddetto "sonno criogenico".
Alcuni nematodi, vermi della grandezza di mezzo millimetro, che erano presenti all'interno del blocco di permafrost scongelato, si sono magicamente risvegliato dal lungo sonno contro ogni probabilità scientifica di sopravvivenza. E non è tutto.
La dottoressa dell'Università del Tennessee, dopo svariate ricerche ed approfondimenti sui nematodi risvegliati, ha confermato che questi vermi, tra gli organismi più complessi mai studiati in natura, sono riusciti a sopravvivere nel permafrost siberiano per 41.000 anni.
Un risultato straordinario che ora pone una controversa domanda al mondo della scienza: seguendo il modello di adattamento alla vita dei vermi nematodi, sarà possibile in futuro adattare la vita degli esseri umani su atmosfere, ambienti e pianeti più inospitali?