La rivoluzione verde di Melbourne: l'intera rete di tram si alimenta grazie all'energia solare
Immaginate una superficie di oltre 500 ettari completamente votata alla produzione di energia alternativa. Con quasi 374mila pannelli solari, quella di Numurkah è la centrale fotovoltaica più grande dello stato del Victoria, in Australia.
Se pensiamo poi ai tram che ogni giorno percorrono le strade di una metropoli come Melbourne e li colleghiamo a questo enorme impianto energetico, il gioco è fatto: la rivoluzione in chiave eco-sostenibile della città australiana è compiuta. Vediamo allora come è stato possibile far muovere i trasporti pubblici cittadini in maniera verde, ed estendere l'energia pulita anche in altri ambiti.
via ABC
A Melbourne, capitale del Victoria, la rete tranviaria è la più estesa del mondo. 28 linee collegano ogni angolo della città, che conta circa 4,5 milioni di abitanti. Il loro "carburante"? Ovviamente l'energia elettrica prodotta dalla centrale di Numurkah, gestita dalla ditta francese Neoen. Tutti i tram, infatti, sono alimentati con il sole captato dall'impianto, che sviluppa ben 128 MW di potenza.
Una simile centrale "verde", tuttavia, è in grado di fornire energia pulita anche ad altre infrastrutture locali. Innanzi tutto, la rete elettrica statale sarà supportata dai 255 GWh che Numurkah può generare ogni anno, ma - cosa ancora più stupefacente - l'impianto fotovoltaico potrà dare corrente anche a un'acciaieria.
Ebbene sì: si tratta della struttura di Laverton, che appartiene alla Gfg Alliance e si trova nella periferia ovest di Melbourne. E questa specifica acciaieria non è stata scelta a caso, visto che si occupa del riciclaggio di rottami metallici e dello sviluppo di metodi alternativi per alimentare i suoi forni. Stando alle parole delle autorità locali in tema di energia e ambiente, entro il 2030 lo Stato Victoria mira a trasformare il 50% del suo sistema energetico in rinnovabile.
Mettere tali quantità di energia pulita al servizio di industrie e trasporti pubblici significa credere davvero nella possibilità di poter guardare il futuro in un'ottica diversa, non più legata alle sole fonti esauribili e all'inquinamento del Pianeta. Opere e traguardi come quelli raggiunti a Melbourne, per questo, dovrebbero essere sempre più globali.